Questura di Piacenza, in un mese rimpatriati 8 stranieri irregolari nei paesi di origine

08 Giugno 2024 12:01

Tra maggio e giugno otto cittadini stranieri irregolari sul territorio nazionale sono stati rimpatriati nei paesi di origine grazie al lavoro dell’Ufficio immigrazione della Questura di Piacenza.

Le attività delle forze dell’ordine hanno permesso di individuare soggetti presenti sul territorio piacentino in assenza di qualsivoglia titolo di soggiorno, ma anche di controllare e contrastare l’eventuale inosservanza delle misure alternative al rimpatrio forzoso. Un intervento di questo tipo, ad esempio, si è reso necessario nei confronti di un cittadino della Repubblica Dominicana di 45 anni, con precedenti di polizia, già destinatario di un provvedimento di espulsione e inottemperante alla misura della partenza volontaria. Rintracciato sul territorio dalle Volanti, è stato messo a disposizione dell’Ufficio immigrazione che, dopo aver ottenuto la convalida del provvedimento di accompagnamento alla frontiera, ha compiutamente eseguito il rimpatrio nel paese di origine.

Analogamente, grazie alla preventiva attività di identificazione e di verifica della sussistenza delle condizioni di espulsione nei confronti di cittadini stranieri detenuti presso la locale Casa Circondariale, è stato possibile eseguire il rimpatrio di un cittadino tanzaniano rimesso in libertà dopo aver espiato una condanna di 3 anni e 2 mesi per reati in materia di sostanze stupefacenti.

Altri tre soggetti, invece, di cittadinanza albanese, già detenuti per reati contro il patrimonio, sono stati accompagnati alla frontiera in esecuzione della espulsione disposta dall’Autorità giudiziaria come misura alternativa alla detenzione.

attività straordinarie di controllo

Infine, l’Ufficio Immigrazione ha svolto anche alcune attività straordinarie di controllo del territorio all’esito delle quali sono stati rintracciati, in diverse occasioni, tre cittadini stranieri in condizioni di irregolarità, di cui un uomo con precedenti in materia di sostanze stupefacenti e una donna con precedenti di polizia per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Tutti i soggetti sono stati compiutamente accompagnati alla frontiera per essere rimpatriati nel paese di origine, in Albania.

L’impegno profuso dall’Ufficio Immigrazione ha consentito, altresì, di intervenire con efficacia nei confronti di cittadini stranieri irregolari sul territorio nazionale pur in assenza delle condizioni necessarie al rimpatrio. Nel periodo di riferimento, infatti, sono stati eseguiti, a carico di cittadini stranieri con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio o in materia di sostanze stupefacenti, quattro accompagnamenti ai Centri di permanenza di Milano, Gorizia e Macomer al fine di completare le procedure di identificazione richieste per il successivo rimpatrio nei paesi di origine.

L’attività di maggior di controllo è stata espletata anche con riguardo alle istanze volte al rilascio del permesso di soggiorno. L’Ufficio Immigrazione, infatti, negli ultimi mesi ha definito con esito negativo numerose pratiche per rilevanti mancanze documentali o per evidente carenza di interesse dei cittadini stranieri che non si sono
presentati agli sportelli nelle date di convocazione.

Questa maggiore attenzione dedicata a pratiche di dubbia meritevolezza ha consentito, in particolare, di verificare la posizione di un cittadino marocchino a carico del quale risultavano diverse notizie di reato.

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