Castel San Giovanni, le urne si chiudono con tensioni: esposto del candidato Capelli

10 Giugno 2024 07:18

Che questa campagna elettorale fosse stata con nervi a fior di pelle, rispostacce e sorrisi fin troppo tirati è rimasto lampante sotto gli occhi di tutti, nella stragrande maggioranza dei 28 comuni al voto nel fine settimana. Però a Castel San Giovanni ieri pomeriggio le voci – veleni, fantasie o qualcosa di più reale è al momento impossibile saperlo – sono sembrate letteralmente impazzite, in cortocircuito sui social con post anonimi pesantissimi e pure nei più classici bar. Fino a che, quelle stesse voci, sono arrivate all’orecchio del candidato sindaco Carlo Capelli, il quale alle 16, interpellato, ha tirato una riga e così annunciato: “Non accuso nessuno, ci mancherebbe altro. Però certe voci su presunte irregolarità in queste elezioni sono troppo gravi per poter essere ignorate. Farò quindi un esposto ai Carabinieri. Ripeto, non voglio accusare qualcuno in particolare. Però voglio chiarezza”. Aggiunge: “Al di là di quel che può essere o non essere successo, non ricordo in vita mia un clima così negativo a Castello. Ho fatto diverse campagne elettorali, ma mai in un contesto così incattivito”.

Siamo stati sul posto, tra i seggi. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, nella giornata di ieri e specialmente in quella di sabato l’atmosfera è sempre rimasta incandescente, con episodi specifici (anche ipotesi di veri e propri reati) che sarebbero accaduti all’interno di alcune sezioni: c’è chi avrebbe sostenuto di aver ricevuto appelli fin troppo espliciti per votare questo o quello, e chi avrebbe sentito anomali “click” provenire dalla cabina elettorale (ipotizzando fossero click di persone intente a scattare foto alla scheda elettorale per dimostrare qualcosa a qualcuno). E ancora: indicazioni di voto “troppo ravvicinate” al seggio (con tanto di appunti scritti per non sbagliare), fino a situazioni di possibile conflitto nei ruoli. Dicerie fabbricate ad arte oppure c’è qualcosa di vero? Al momento, l’ufficio elettorale fa sapere che non esistono segnalazioni di irregolarità e di aver dato consuete raccomandazioni a tutti i presidenti prima dell’avvio dei lavori sulle norme da rispettare e gli atteggiamenti da tenere. E anche i carabinieri, finora, non hanno raccolto denunce: nessuno – a discapito delle tante voci – si è presentato in caserma per segnalare anomalie. Vediamo oggi.

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