Scienza e tecnologia studiano come garantirci vita eterna: “Diventeremo immortali”

17 Giugno 2024 05:00

In un futuro, neppure poi così lontano, si potrà vivere per sempre? E se fosse possibile, in quanti lo farebbero?
L’invecchiamento umano, da sempre considerato un processo inevitabile (ed accettato come tale), sta diventando un campo di studio privilegiato con l’avanzare della scienza e della tecnologia.

La biologia dell’invecchiamento

L’invecchiamento è un processo complesso, che coinvolge una serie di cambiamenti molecolari e cellulari nel corpo umano.
Con il passare del tempo, il Dna subisce danni causati da fattori esterni (come radiazioni e sostanze chimiche) e interni (come i radicali liberi). Questo danneggiamento può portare a malattie e alla perdita di funzione cellulare.
Le cellule hanno un limite nel numero di divisioni che possono effettuare, noto come limite di Hayflick. Dopo un certo numero di divisioni, le cellule entrano in uno stato di senescenza, in cui smettono di dividersi e iniziano a deteriorarsi.
I telomeri, le estremità protettive dei cromosomi, si accorciano ad ogni divisione cellulare. Quando diventano troppo corti, la cellula non può più dividersi e diventa senescente o muore.
I mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, subiscono un deterioramento funzionale con l’età, compromettendo la produzione di energia e aumentando la produzione di radicali liberi.

Le frontiere della ricerca

Gli avanzamenti nell’ingegneria genetica offrono immense promesse. I ricercatori stanno svelando i segreti del nostro Dna, identificando geni associati all’invecchiamento, alle malattie e alla longevità. Il sistema di modifica genetica Crispr consente di modificare geni specifici, aprendo la possibilità di estendere la nostra vita.
I ricercatori stanno, poi, esplorando modi per allungare artificialmente i telomeri, scoperta che potrebbe ringiovanire le cellule e ritardare l’invecchiamento.
I farmaci senolitici, invece, mirano selettivamente ed eliminano le cellule senescenti, potenzialmente rallentando il processo di invecchiamento.
Le cellule staminali sono, invece, la chiave per la rigenerazione dei tessuti. Due esempi estremi, ma non così fantascientifici: sostituire un cuore malato con uno coltivato in laboratorio oppure rigenerare il tessuto del midollo spinale danneggiato per invertire la paralisi.
C’è poi la nanotecnologia: i nanobot, minuscole macchine, potrebbero pattugliare il nostro corpo riparando cellule e tessuti danneggiati, rimuovendo placche dalle arterie, aggiustando il Dna e persino invertendo la degenerazione neurale. Sebbene siano ancora in fase sperimentale, le nanotecnologie offrono concrete speranze per la longevità.
Non può mancare l’Intelligenza artificiale, i cui algoritmi analizzano enormi quantità di dati medici, prevedono malattie e personalizzano i trattamenti. La scoperta di farmaci guidata dall’IA può accelerare lo sviluppo di composti anti-invecchiamento, aprendo nuove vie per prolungare la vita.
La criogenia è la tecnica più suggestiva, che implica il congelamento del corpo o del cervello di una persona deceduta nella speranza di una futura resurrezione. Sebbene controversa, alcuni credono che le future tecnologie possano riportare in vita i corpi congelati, concedendo loro l’immortalità.
Infine, gli avanzamenti nelle interfacce cervello-computer (che consentono la comunicazione diretta tra il cervello e dispositivi esterni) secondo gli scienziati più estremi potrebbero preservare la coscienza anche se il corpo finisse. Sarebbe come “caricare” la mente su un substrato digitale, oltrepassando le limitazioni biologiche.

Il libro “La morte della morte”

José Luis Cordeiro e David Wood, nel loro libro “La morte della morte”, presentano una visione audace del futuro in cui l’umanità potrebbe sconfiggere la morte biologica: “I progressi scientifici e tecnologici – spiegano – renderanno possibile estendere la vita umana in modo significativo, fino a raggiungere una sorta di immortalità”. Gli autori esplorano come tecnologie avanzate, come la biotecnologia, la nanotecnologia e l’intelligenza artificiale, possano convergere per affrontare le cause fondamentali dell’invecchiamento e sviluppare trattamenti efficaci per fermarlo o invertirlo.
Cordeiro e Wood analizzano anche le implicazioni etiche, sociali ed economiche di una società in cui la morte non è più una certezza. Questo include questioni come la sovrappopolazione, la distribuzione delle risorse e l’accesso equo ai trattamenti anti-invecchiamento.

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