Percorso partecipato per il Pug, le associazioni: “Manca un vero confronto diretto”
21 Giugno 2024 16:10
Un percorso partecipato efficace e condiviso con i cittadini per la stesura del Pug. È ciò che chiedono all’Amministrazione comunale le associazioni Legambiente Piacenza circolo “Emilio Politi”, Italia Nostra sezione di Piacenza, Fondo ambiente e territorio Piacenza, Aps “La cura del bosco” Ets, VeloLento, Acli Piacenza, Fiab Amolabici Piacenza e i comitati Parco delle Mura, Verde e Salute (ex orti di via Campesio e campo di via Morigi), Amici della Pertite, Veggioletta e “Tutto per S. Antonio e il suo campone”.
La richiesta in particolare è quella di un confronto diretto per potersi confrontare sui temi del consumo di suolo, della tutela del patrimonio architettonico e urbanistico e delle prospettive di rigenerazione urbana, con l’obiettivo comune della redazione del nuovo Piano urbanistico generale. L’appello è arrivato venerdì 21 giugno alla sede di Legambiente.
“Abbiamo riconosciuto l’impegno dell’Amministrazione nell’organizzare iniziative e dibattiti per conoscere i vari argomenti, ma non corrisponde al concetto di percorso partecipato che noi riteniamo più opportuno, ma che è anche previsto dalla legge regionale del 2017” ha spiegato Giuseppe Castelnuovo di Legambiente. Ripercorsa tutta la storia “partecipativa” del piano urbanistico, iniziata con il primo incontro avvenuto nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese il 25 febbraio 2023 con i tre gruppi di lavoro che hanno espresso aspettative e proposte rispetto al Pug. “Poi però poco altro – ha proseguito Laura Chiappa di Legambiente – solo alcuni “talk” e laboratori di quartiere poco soddisfacenti per approfondire problematiche. I documenti vengono caricati sul sito del Comune però così si capisce poco della linea che dovrebbe prendere il Pug”.
Poco il tempo concesso in Commissione secondo Giovanni Monti di Italia Nostra: “Avevo 20 progetti e poco più di sette minuti per esporli, cosa impossibile”. Per Massimo Esposito di “La cura del bosco” “la partecipazione comincia con il dialogo, manca una mediazione tra parte politica-tecnica e cittadino”. Una delle criticità da affrontare per Roberto Beltrametti (Veggioletta) è quella dell’inquinamento per “correggere gli errori fatti in passato, come il pezzo di tangenziale che passa in mezzo al nostro quartiere”. Si tende dunque un mano al Comune come ha detto Fausto Balestra di Acli: “Il Comune è interessato alla partecipazione, ma va portata avanti con i mondi dell’associazionismo e del volontariato. Il nostro è un modo per dire: vi vogliamo aiutare”.
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