Nell’ultimo appuntamento di Poliedrica in scena Roberto Barocelli e la sua band
26 Giugno 2024 03:37
Si chiude con il concerto della Roberto Barocelli Band il cammino della seconda edizione della rassegna “POLIedrica – Incroci di note”, organizzata dal Polo di Piacenza del Politecnico di Milano ed inserita nel programma Campus Cultura.
Nel quarto appuntamento del cartellone, in programma questa sera, martedì 25 giugno, alle ore 21.30 nel Padiglione Vegezzi dell’Urban Center di via Scalabrini 113 (ingresso libero anche da Stradone Farnese; Campus Arata-Ex Macello), il gruppo presenterà un vibrante racconto musicale che viaggerà sulle ali del rock, intonando inni sacri del genere e provando a definire le sfumature che circoscrivono alcuni passaggi cruciali. Sul palco al fianco di Roberto Barocelli, voce, troviamo Luca Meneghello, chitarra, Ezio Rossi, al basso, Marco “Nano” Orsi, alla batteria, Pino Di Pietro, tastiera, e Simone Tansini nei panni di narratore.
“Racconteremo – spiega Barocelli – il nostro personale romanzo rock, eseguendo alcuni dei pezzi che ci hanno accompagnato nella nostra crescita adolescenziale e che continuano ancora oggi a darci emozione quando attacchiamo la spina sul palco. Ogni brano che suoniamo ha elettricità, possiede una storia, una memoria vivida legata a momenti indimenticabili. Un viaggio musicale iniziato tra le pareti delle nostre camerette, con gli accordi imperfetti delle prime chitarre. I pomeriggi trascorsi a cercare di replicare i riff dei nostri idoli si sono trasformati in serate passate a suonare nei garage, sognando di calcare i grandi palchi. Eravamo ragazzi con un desiderio comune e una passione sfrenata per le praterie del rock. Fondamentale, in questo progetto, lo storytelling di Simone Tansini che riesce a portare al pubblico l’anima del rock. Un racconto fatto di energia, ribellione e scoperta di sé. A proposito di scoperta, i ragazzi e le ragazze hanno bisogno di assorbire tutta la freschezza del rock. Per molti di loro, questa musica può essere una nuova avventura sonora che li spinge a esplorare il mondo con occhi diversi”.
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