Tutor Fiorenzuola e Centro antiviolenza: “Cambiamento inizia da una panchina rossa”

01 Luglio 2024 05:08

Colorare una panchina rossa che se ne stava grigia e muta fuori dalla propria scuola è stata l’azione conclusiva di un percorso vissuto dalle 40 allieve e allievi di due classi della Tutor di Fiorenzuola con il Centro antiviolenza di Piacenza. Ora quella panchina non passa più inosservata ed è diventata un segno, al campus, accanto al Centro di formazione professionale che non insegna solo un lavoro (nel caso di queste 33 allieve e 7 allievi ai corsi di operatore dell’acconciatura e dei trattamenti estetici) ma anche a relazionarsi.

Il corso “Contro la violenza sulle donne”, frutto della collaborazione tra Tutor e Centro Antiviolenza di Piacenza – La Città delle Donne ODV, come tutti i progetti ben fatti ha funzionato come un seme che porta frutto. Allievi e allieve hanno dedicato al tema un portfolio fotografico per partecipare al visual contest della Regione “Clic – Cattura l’Immagine. Individua il Cambiamento”.

Parlano di cambiamento le fotografie che si sono aggiudicate la menzione d’onore a questo concorso promosso nell’anno europeo delle competenze. Si rappresenta un prima e un dopo; nella prima immagine Edoardo e Flora sono distanti e non si guardano, su una panchina grigia. “Perché le differenze e la diversità – ci spiegano i giovanissimi – se non vengono accolte generano sempre e comunque forme di violenza”. Nella seconda immagine i due sono vicini e sorridono sulla panchina che ora brilla di un bel rosso vivo.

Pochi giorni fa a Bologna il presidente di Tutor Andrea Capellini e la referente di sede di Fiorenzuola Grazia Marchetta hanno ritirato a Bologna Fiere il premio ottenuto dalle allieve del corso Tutor. “La nostra mission è orientare e formare – ha detto Capellini – Il che si traduce non solo nella buona trasmissione di competenze tecnico-professionali ma anche di tutte quelle chiave per lo sviluppo personale da cittadino consapevole”. Il concorso regionale si poneva “l’obiettivo di rendere protagoniste le persone nel testimoniare il valore delle competenze per il cambiamento”. “Il nostro intervento – spiegano l’avvocato Donatella Scardi, presidente del Centro antiviolenza e la psicologa Marica Corbetti – si è collocato nell’ambito del progetto regionale Petra 2.0 che agisce per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza di genere e di discriminazione, cui sono o possono essere soggette donne che vivono in specifiche condizioni di fragilità, a rischio di emarginazione sociale, discriminazione o violenza per la loro condizione di migranti “. “Il percorso ha avuto la durata di 10 ore – spiega la Marchetta, che ha aperto le porte al progetto, in accordo con la coordinatrice dei corsi Tutor Stella Chiussi – I nostri ragazze e ragazze hanno avuto possibilità di ascolto nei momenti frontali con le operatrici del Centro antiviolenza, ma anche di condivisione di pensieri ed esperienze personali. L’inaugurazione della panchina, alla presenza della vicesindaca Paola Pizzelli, è stato solo il momento conclusivo di un percorso incisivo e prezioso”.

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