Metro leggera a Piacenza, il sogno può diventare realtà: tecnici a lavoro per i rilievi

06 Luglio 2024 11:10

Il collegamento veloce di una metro leggera in città prende corpo. Ne dà conto l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Piacenza Matteo Bongiorni, nei giorni scorsi infatti sono entrati in azione i primi tecnici impegnati ad effettuare rilievi in viale Patrioti per quella linea di corsie riservate a bus elettrici che nella visione generale dovranno collegare i punti strategici della città: stazione, terminal delle corriere, polo universitario di San Lazzaro e l’ospedale verrà.

“Il team di progettazione con capofila la società Sintagma di Perugia, che si è aggiudicato la gara pubblica di incarico per la stesura del progetto di fattibilità tecnica ed economica dal valore di circa 290mila euro – spiega Bongiorni -, sta effettuando rilievi sui piani viari del percorso in termini di misurazione, a cui seguiranno carotaggi per analisi geologiche del sedime interessato”.

“Il tutto per avere un primo progetto di dettaglio puntuale e già valorizzato sull’intero tratto, utile a comprenderne il potenziale impatto sulla città e ad affrontare le eventuali criticità” continua l’assessore.

Progetto ambizioso

A partire dalla relazione tecnica, dalla analisi benefici-costi formulata dal Politecnico di Milano e candidata a finanziamento, si tratta ora di elaborare il primo step progettuale “che consenta di approfondire gli specifici aspetti tecnici relativi al tracciato del collegamento tra la stazione ferroviaria e il futuro polo ospedaliero di Piacenza”.

Un progetto, come noto, molto ambizioso per la città, una vera svolta che dovrebbe fluidificare il trasporto pubblico come mai prima d’ora “e che fa evolvere fortemente il concetto stesso di trasporto locale attraverso corsie prevalentemente dedicate”. Il tutto per un finanziamento maiuscolo, di 26 milioni di euro circa, di cui oltre 11 milioni di lavori su strada e 4 milioni di fornitura per bus totalmente elettrici. Il progetto è nel piano opere pubbliche 2023, mentre lo studio affidato al Politecnico risale alla Giunta Barbieri.

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