Un testamento biologico ogni 156 abitanti: Piacenza fanalino di coda in regione

10 Luglio 2024 02:20

Si scrive Dat, ovvero “Disposizione anticipata di trattamento”, ma si legge testamento biologico: un documento legale per specificare in anticipo i trattamenti sanitari da intraprendere nel caso di impossibilità a comunicare direttamente a causa di malattia o invalidità.

Nel corso del 2023, l’Emilia-Romagna – come fa sapere l’associazione “Luca Coscioni” – si conferma tra le prime cinque regioni italiane per numero di atti depositati, con una Dat ogni 143 maggiorenni. Tra le province, Forlì-Cesena spicca con una Dat ogni 112 abitanti, seguita da Ravenna con una ogni 118 e Modena con una ogni 122. Piacenza, invece, si ferma a una Dat ogni 156 abitanti.
Qui l’indagine completa.

IN ITALIA

“Complessivamente in Italia – prosegue l’associazione – i Comuni che hanno risposto ad almeno una delle due indagini sono stati 6.097, ossia il 77,2% del totale del Paese, con 4.533 enti che hanno fornito, come richiesto, un aggiornamento sui dati al 31 dicembre 2023. Più in generale, sono 230.940 le Dat che risultano depositate nei 6.096 Comuni. Ciò significa, una Dat ogni 191 maggiorenni. A queste vanno aggiunte quelle dei Comuni che non hanno risposto e quelle depositate presso notai, strutture sanitarie e uffici consolari, a cui non abbiamo accesso”.

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