Un’auto-infermieristica itinerante: in Val Trebbia parte la sperimentazione

10 Luglio 2024 11:11

Un’auto-infermieristica itinerante lungo la Statale 45, in grado di coprire i territori di Travo, Coli, Bobbio, Corte Brugnatella, Cerignale, Zerba e Ottone.
Obiettivo: ridurre i tempi di intervento nell’ambito dell’emergenza-urgenza, in una stagione – l’estate – che in Val Trebbia porta con sé un grande afflusso di turismo.

È la nuova sperimentazione estiva, della durata di tre mesi (da luglio a settembre), per il sistema dell’emergenza e urgenza che l’Ausl di Piacenza ha deciso di testare per capire se è possibile migliorare ulteriormente la risposta alla cittadinanza.
Il progetto, inizialmente applicato in Media e Alta Val Trebbia, è stato presentato nella mattinata di mercoledì 10 luglio nella sede del 118 di Piacenza.
Il modello a cui l’Ausl di Piacenza ha deciso di ispirarsi, è quello già in uso in alcune province della Romagna.

una “sperimentazione turistica”

“Si tratta – ha spiegato il direttore generale dell’Ausl, Paola Bardasi – di una bellissima iniziativa che va ad arricchire il nostro già virtuoso sistema di emergenza e urgenza. Questa prima sperimentazione durerà tre mesi, da luglio a settembre, e coinvolgerà ben sette comuni del Piacentino. Potremmo definirla una “sperimentazione di assistenza turistica“: vogliamo infatti cercare di rendere il nostro territorio ancora più performante anche nell’ottica del turismo. La parola chiave sarà ‘dinamicità’ e questo grazie alla stretta collaborazione con i volontari della Croce Rossa e di Anpas, come sempre fondamentali”

“migliorare le tempistiche di intervento”

“La nostra missione – ha proseguito Bardasi – è rendere più efficiente la tempistica di intervento, che al momento nella nostra provincia è di circa 13 minuti, ben 3 in meno rispetto alla media regionale. Vogliamo misurare cosa succedere in questi tre mesi: se il nuovo sistema dovesse fornirci risultati migliori, valuteremo la possibilità di estenderlo ad altre zone del territorio, portandolo – oltre alla Val Trebbia – anche in Val d’Arda”.

un mezzo fisso a bobbio e uno itinerante

“La decisione di far partire questa sperimentazione in estate – ha quindi aggiunto il dirigente delle professioni sanitarie per l’area dell’emergenza urgenza, Stefano Nani – non è casuale: in questi mesi, infatti, la Val Trebbia si riempie di turisti e ciò deve rendere il servizio di assistenza ancora più fondamentale e capillare.
Fino a ieri avevamo due mezzi infermieristici del 118 con partenza dall’ospedale di Bobbio. Grazie a un investimento di risorse da parte dell’Ausl, nella fascia oraria dalle 8.00 alle 20.00 utilizzeremo al meglio queste sue risorse infermieristiche: una di queste resterà a Bobbio, pronta a intervenire. L’altra, invece, viaggerà lungo l’asse della Statale 45 per servire al meglio cittadini e turisti.
Saranno ovviamente previste soste in punti strategici, e questo perché possiamo contare sulle reti di Anpas e Croce Rossa molto attive sul territorio, grazie alle loro sedi dislocate sul territorio nelle quali potremo stazionare.
Questo per ridurre i tempi di intervento, che sono già ottimali: con 13 minuti siamo i primi in regione, vogliamo migliorarci sempre di più. Insomma, stiamo parlando di un modello, che si aggiunge al servizio di elisoccorso notturno, estremamente virtuoso, già in uso in altre zone della regione come la Romagna e che siamo certi possa rendere ancora più capillare il nostro servizio alla popolazione”.

Oltre a Bardasi e Nani, erano presenti anche i sindaci e gli amministratori dei comuni di Bobbio, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Ottone, Travo e Zerba, nonché Paolo Rebecchi, coordinatore provinciale Anpas, e Giuseppe Colla, presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa di Piacenza.

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