Trentatrè anni fa la tragedia del Brentei, il ricordo in Nostra Signora di Lourdes
18 Luglio 2024 03:46
Come si sopravvive alla morte di un figlio? Come si fa ad andare avanti, a mettere insieme un giorno dopo l’altro, un anno dopo l’altro? Ne sono passati 33 da quando al Brentei Carla Acerbi, Cinzia Ballestri, Francesco Boselli, Matteo Ferdenzi, Michele Ferrari, Andrea Rubbino e il seminarista Nuccio Sebastiano Malaponti sono morti, travolti da una slavina. I “ragazzi del Brentei” sono ancora oggi, per tutta la comunità di Piacenza e per quella di Madonna di Campiglio, prima di tutto figli e figlie, sorelle e fratelli, amiche e amici. Lo sono ancora nel cuore di chi ha partecipato alla messa celebrata nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes.
“Questa sera ci siamo raccolti in preghiera per ricordare i nostri ragazzi, mossi dalla gratitudine per quello che ci hanno donato – inizia a parlare don Giuseppe Basini nell’omelia, lui, vicino ai ragazzi allora e vicino alle famiglie oggi – una relazione d’amore è quella che neppure la morte può spezzare e che ci fa sostenere il dolore dell’assenza fisica dei nostri ragazzi: solo l’amore infatti ci permette di vivere in modo fecondo i nostri giorni”.
A concelebrare la messa anche il parroco di Nostra Signora di Lourdes don Giuseppe Lusignani e don Serafino Coppellotti.
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