Fotografa bambino durante una lite nella piscina condominiale: a processo
20 Luglio 2024 03:12
Una furiosa lite fra vicini a causa di alcune pallonate che schizzavano acqua in una piscina condominiale cittadina è finita in tribunale. Sul banco degli imputati un uomo accusato di essersi indebitamente procurato con il cellulare immagini di un bambino che era presente al momento della lite.
Il pm a conclusione della sua requisitoria ha chiesto quattro mesi di pena. Il fatto era avvenuto nel luglio del 2021.
Ieri, 19 luglio, è stato chiamato a deporre in aula l’allora amministratore condominiale che rispondendo a pm e giudice ha detto: “Volete sapere se era consentito il gioco della palla all’interno della piscina? Io ricordo che certi giochi che potessero infastidire i vicini erano proibiti. Ricordo della lite fra inquilini per via di alcune pallonate ma non ero presente ai fatti”.
È stata quindi chiamata a deporre una donna che quel giorno era presente al fatto.
“Ero nella piscina dei piccoli con mezza gamba immersa nell’acqua quando sono stata schizzata da almeno quattro pallonate. Un bambino era incitato dalla nonna a tirarmi la palla anche se lui non voleva. Alla quarta pallonata ho detto ironicamente: “Posso giocare anch’io?” Da quel momento è intervenuto il papà del bambino dicendo che non mi dovevo permettere”.
La testimone ha poi detto che la nonna aveva inscenato gesti volgari e insulti di vario genere.
L’imputato per scoraggiare i vicini aveva così preso il cellulare ed effettuato una registrazione di quel che avveniva riprendendo anche il bambino.
Il pm Paolo Maini ha chiesto condanna, l’avvocato difensore Daniele Gardi nella sua arringa ha invece chiesto l’assoluzione: “Era una ripresa del luogo non del ragazzino, una ripresa che doveva scoraggiare comportamenti inopportuni e che è stata messa agli atti, chiedo quindi l’assoluzione”.
Per la sentenza il processo è stato rinviato a ottobre.
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