Villa Verdi, eredi impugnano il decreto: “Otto milioni dello Stato sono offerta offensiva”

23 Luglio 2024 11:08

Si allungano i tempi per Villa Verdi, la residenza del Maestro a Sant’Agata di Villanova. Gli eredi, come avevano minacciato, hanno deciso di impugnare davanti al Tar il decreto con cui il ministero della cultura ne ha dichiarato la pubblica utilità, atto finalizzato all’esproprio.

Nodo indennità

Il nodo nodo è l’indennità stimata: di fronte ad un perizia stipulata dal Consulente tecnico d’ufficio, una squadra di studiosi incaricati dal tribunale di Parma, che ha valutato l’immobile e i beni mobili vincolati per circa 30 milioni di euro, lo Stato è disposto a concedere “solo” 8 milioni, quasi un quarto del valore stabilito dai professionisti.

“PROPOSTA OFFENSIVA”

“L’indennità annunciata dallo Stato è offensiva – spiegano i legali degli eredi -; non è stata colta la nostra richiesta di confronto, ora vedremo se si vorrà avviare una trattativa”. Gli eredi sono disponibili a trovare un accordo per una cifra che “non sia quella unilateralmente determinata dal ministero”. Ma il ministro Gennaro Sangiuliano sembrerebbe deciso a proseguire nell’iter per acquisire “di forza” la Villa a Sant’Agata e tutto ciò che custodisce.

Il ricorso degli eredi però non blocca alcuna procedura in corso. In attesa che il Tar fissi la data dell’udienza, infatti, il ministero potrebbe teoricamente scegliere di proseguire con l’atto dell’esproprio, così come potrebbe essere avviata l’asta per la vendita della Villa. E intanto i tempi si allungano, e Villa Verdi, disabitata dal novembre 2022, continua inesorabilmente il suo rapido e incessante declino.

L’ARTICOLO DI VALENTINA PADERNI SU LIBERTA’

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