Elezioni americane, Francesco Costa: “Ci saranno altri colpi di scena”

24 Luglio 2024 16:35

Esperto di politica e cultura americana, il vicedirettore de “Il Post” Francesco Costa ha incontrato il pubblico piacentino a poche ore dal ritiro della ricandidatura del presidente Joe Biden. Quattrocento persone hanno riempito il Parco Raggio a Pontenure per ascoltare le ultime novità sulla campagna elettorale d’Oltreoceano, ma anche tante curiosità sulla vita americana, dal cinema all’arte, dall’istruzione alla transizione energetica e i nuovi media.

Gli iscritti alla newsletter di Francesco Costa in pochi mesi sono passati da 50mila a 90mila, in migliaia ogni mattina ascoltano “Morning”, la sua rassegna stampa commentata in podcast. A Pontenure, intervistato dalla giornalista Chiara Delogu, Costa ha presentato il suo ultimo libro “Frontiere”.

Grande l’attenzione, lunghi gli applausi. L’evento si inserisce nel Val Nure festival-Schegge di storia organizzato da Fedro cooperativa e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. 

LA CAMPAGNA ELETTORALE AMERICANA

Quali sono i nuovi scenari che si aprono con la candidatura di Kamala Harris?
“Si aprono scenari di incertezza per la prima volta da qualche settimana perché la campagna elettorale americana sembrava avviata verso la vittoria inesorabile di Trump per il crollo della candidatura di Biden. Ora le cose tornano incerte come è normale che siano a quattro mesi dal voto in America”.

Come sono arrivati gli Stati Uniti ad avere come candidati Trump (78 anni) e Biden (81 anni)?
Se lo chiedono in molti. La spiegazione in parte ha a che fare con il sistema politico americano che non vede i partiti decidere le candidature, ma chi vuole si candida e si vota con le primarie.  Trump ha una grande una grande presa sull’elettorato repubblicano e ha stravinto le primarie; Biden è il presidente e ha voluto ricandidarsi a sorpresa e questo ha stoppato la competizione perchè nessuno voleva sfidare il presidente. Di fatto hanno imposto le loro candidature. Una ora si è sgretolata e si vedrà come Trump reggerà una sfida vera perchè finora non aveva avuto avversari”. 

Ci sono speranze per i democratici di ribaltare il pronostico? 
“Sì, ci sono speranze, non ci sono certezze. E’ molto difficile per Harris entrare in corsa, è sfavorita, ma adesso si ci sono speranze ed è una novità perchè i democratici non ne avevano con Biden la raccolta fondi si era prosciugata e l’entusiasmo era ormai sotto zero”. 

Come finirà?
“Difficile dirlo, veniamo da dieci giorni di colpi di scena. Ce ne saranno altri, non sappiamo quali ma arriveranno sorprese enormi, possiamo solo guardare le cose mentre succedono”. 

I NUOVI MEDIA

Come mai al giorno d’oggi i nuovi media faticano ad affermarsi?
“Si sono rotti i modelli di business. Noi che facciamo informazione non vendiamo un prodotto in crisi, come un compact disk. Le informazioni sono ovunque e non sono mai state così tanto lette, ma non abbiamo modo di monetizzare. Oggi è difficile, servono strade nuove ma non funzionano per tutti. Si è rotta l’industria e il rapporto tra chi produce informazioni e il pubblico. Bisogna ricostruire ma ognuno può farlo per se, farlo a livello collettivo è molto difficile”.

Qual è la forza del podcast?
“E’ la forza della voce perchè con la voce ci tramandiamo le informazioni da sempre. La forza del podcast ha anche a che fare con la nostra pigrizia perchè è un modello che non comporta sforzi come la lettura e si può ascoltare mentre si fa altro. E’ sicuramente un mezzo contemporaneo, non è la salvezza ma è utile”.

IL SERVIZIO DI NICOLETTA MARENGHI

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