Bobbio Film Festival: stasera Valeria Golino, domani la serata conclusiva

03 Agosto 2024 17:55

Venerdì 2 agosto è stata la proiezione delle prime tre puntate de “L’arte della gioia” ad appassionare il pubblico del Bobbio Film Festival, che ha affollato il Chiostro di San Colombano e seguito con grande attenzione il dibattito post proiezione, presenti gli sceneggiatori Valia Santella e Luca Infascelli.
Stasera, 3 agosto, al Bobbio Film Festival a presentare la bellissima seconda serata de L’arte della gioia storia piena di sensualità ed emancipazione di genere. Ci sarà, attesissima, Valeria Golino che firma la regia e che dialogherà con il pubblico dopo il film. Il Bobbio Film Festival si conclude domani con una serata finale che si preannuncia d’eccezione.

il programma di domani

Il programma della serata di domani contempla la cerimonia delle premiazioni del Festival. La proiezione di Welcome to Paradise, il cortometraggio realizzato nell’ambito dell’edizione 2022 del percorso di alta formazione cinematografica Bottega XNL-Fare Cinema della Fondazione di Piacenza e Vigevano con la regia di Leonardo Di Costanzo, già presentato in anteprima mondiale lo scorso settembre alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che verrà proiettato per la prima volta nel luogo in cui è nato alla presenza dello stesso regista, Leonardo Di Costanzo, dei giovanissimi interpreti piacentini (Marta Cammi, Sofiane Bahari e Giorgia Restelli), di Marco Bellocchio e della direttrice di Fondazione Fare Cinema e Bottega XNL, Paola Pedrazzini. L’incontro tra il maestro del cinema Marco Bellocchio e l’intellettuale e critico Goffredo Fofi e il giornalista e critico cinematografico Paolo Mereghetti, in occasione della proiezione, nella nuova versione restaurata in 4K (dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Surf Film, Kavac Film e Minerva Pictures, con la supervisione di Marco Bellocchio), del film Sbatti il mostro in prima pagina, diretto nel 1972 da Bellocchio e scritto da Fofi (insieme a Sergio Donati).
Un’opportunità culturale unica, perché i due intellettuali non dialogano pubblicamente sul film da oltre cinquant’anni: sarà l’occasione non solo per riflettere su una pellicola che all’epoca della sua uscita scatenò un intenso dibattito, ma anche per ripercorrere un periodo particolarmente intenso della storia italiana contemporanea.

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