T-shirt della solidarietà per gli hospice, i vigili del fuoco aderiscono alla raccolta fondi

08 Agosto 2024 06:35

In neanche due mesi sono stati raccolti 20mila euro a sostegno degli hospice di Piacenza e di Borgonovo. Un risultato importante, ma solo una tappa del percorso solidale promosso dal Gruppo Libertà in sinergia con Valter Bulla, Australian e Giovanni Freghieri che ha l’obiettivo di superare quota 30mila euro grazie alla vendita di magliette con impresse scritte e modi di dire in dialetto piacentino.

Hanno contribuito ad allargare la cordata pro Hospice i vigili del fuoco di Piacenza che stanno acquistando, una dopo l’altra, decine di magliette perchè “un vero pompiere non si tira mai indietro quando si può aiutare chi soffre” ha sottolineato il caporeparto Roberto Mondani.

Ecco che il motto “Fare del bene a chi fa del bene” si fa concreto grazie alla partecipazione attiva di centinaia tra normali cittadini, rappresentanti di autorità, forze dell’ordine, vigili del fuoco e volontari. “Con estremo piacere stiamo constatando una grande collaborazione – afferma Bulla -. Lo scorso fine settimana anche i volontari che hanno organizzato le feste di San Giorgio e di Gossolengo hanno voluto le nostre magliette per partecipare alla raccolta fondi”.

Le magliette della solidarietà

Cinque le tipologie di t-shirt con impresse frasi tipiche dialettali piacentine e una grafica ideata dal disegnatore di Dylan Dog. Si passa dal “G’ho gnan i’occ’ da pians” alla versione maschile e femminile di “T’é bell c’me ‘l sul” fino all’inossidabile “Vula bass e schiva i sass”. Tutte le magliette sono disponibili nei punti vendita Bulla al prezzo di 20 euro ciascuna.

“L’adesione del Comando – si legge in una nota dei vigili del fuoco – è volta a sensibilizzare ulteriormente il buon cuore di tutti i piacentini, vista la lodevole iniziativa e l’importanza delle strutture sanitarie che questa supporta”. Per Alessandro Miglioli, vicepresidente dell’Editoriale Libertà il contributo dei vigili del fuoco rappresenta un segnale importante. “Confidiamo – le sue parole – per il futuro che altre forze dell’ordine ci vogliano aiutare e aderire all’iniziativa. Ci sono tante persone che soffrono e noi, se riusciamo ad aiutarle, saremo tutti un po’ migliori”.

 

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