Bersani-Vannacci, il duello continua: “Dopo la condanna andrò a processo”
20 Agosto 2024 17:35
Secondo la Procura di Ravenna costituiscono diffamazione aggravata le affermazioni pronunciate da Pierluigi Bersani durante la festa dell’Unità organizzata nella città romagnola il primo settembre 2023 all’indirizzo dell’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci.
L’azione penale è stata esercitata in ragione dell’epiteto “coglione”. Il pm è Raffaele Belvederi. Le verifiche, delegate alla Digos della Polizia ravennate avevano riguardato sia il commento rilasciato durante quella serata che altri eventuali interventi di natura analoga di Bersani su Vannacci. In particolare dal palco di Ravenna, commentando il libro bestseller di Vannacci “Il mondo al contrario” Bersani aveva detto: “Io ho letto solo i sommari. Quando leggi quelle robe lì pensi: sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni, facciamo un grandissimo bar, il bar Italia. Mi resta una domanda: se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile dare del coglione a un generale?”.
“Voglio andare a processo”
Poche ore dopo aver saputo di essere stato sottoposto a decreto penale, Bersani ha commentato cosi sulla sua pagina Facebook: “Voglio andare al processo. La mia domanda, ancorché in forma scherzosa ed evidentemente non diretta a offendere Vannacci ma a criticare le opinioni che esprime, era e resta vera e sostanziale: se cioè qualcuno, per di più con le stellette, possa definire anormali degli esseri umani, racchiusi in una categoria, senza che questo venga considerato quantomeno un insulto e non una constatazione. Se nell’anno di grazia 2024 si decidesse che è possibile ci sarebbe davvero di che preoccuparsi”.
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