Biometano, prove di dialogo tra il Comune di Sarmato e il comitato

21 Agosto 2024 10:38

L’ultimo incontro pubblico sotto al cedro della piazza

Pur con posizioni non coincidenti, il Comune e il neonato comitato di cittadini “RinnoviAmo Sarmato” sul nuovo impianto di biometano provano a correre “parallelamente” ma nella stessa direzione: tutelare al massimo gli abitanti del paese. Dopo la prima infuocata assemblea pubblica nella quale ci si è potuti confrontare apertamente sul tema del previsto impianto di biometano da reflui zootecnici che un privato vorrebbe costruire accanto all’area ex Eridania, comitato e amministrazione sono tornati a confrontarsi, stavolta nelle stanze del municipio, per delineare strategie di azione e trovare punti in comune in vista del prossimo passo: la riunione tecnica – finalmente con carte alla mano – prevista a fine settembre.
Il segnale, dopo un’apparente frizione amplificata da voci di paese, è di un avvicinamento tra le due parti. «Nessuno pensi che il nostro comitato sia contro la sindaca o l’amministrazione in carica» chiarisce subito il presidente Bruno Fellegara. “Noi siamo solamente contrari a questo tipo di impianto, anche se al momento non abbiamo in mano né il progetto né elementi certi per poter parlare. Per loro natura, a prescindere dalla proposta in questione, questi impianti provocano traffico e inquinamento. Siamo preoccupati per la salute pubblica”.

“Abbiamo chiesto al comitato di avere lo statuto, in modo da fare richiesta ad Arpae per inserirlo all’interno della conferenza, che vogliamo sia in modalità “sincrona”, cioè con tutti gli enti competenti attorno allo stesso tavolo – spiega Ferrari-. La nostra attenzione non sta calando. Anzi, è partita proprio in questi giorni l’attività di consulenza del centro di ricerca Crpa, che abbiamo incaricato in qualità di esperti. Purtroppo veniamo da un’esperienza inefficace nelle gestione degli odori a Sarmato e questo aspetto ha lasciato un segno nella popolazione”.

L’ARTICOLO DI CRISTIAN BRUSAMONTI SU LIBERTA’

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