Concorto, il festival parla latino: l’Asino d’oro a “2720”. L’Onda va a Donato

25 Agosto 2024 09:43

Il regista di “Sparare alle angurie” Antonio Donato nello scato di Mauro Del Papa

“2720” di Basil da Cunha vince la 23esima edizione di Concorto. Ad assegnare l’”Asino d’oro” all’opera del regista lusitano è stata una giuria internazionale, composta da Daniel Vadocky (sales manager della “Pluto film”); Lauma Kaudzite (direttrice generale della “Short film conference”) e Valentina Furian (artista visiva, vincitrice del “New York price”). Il film, di produzione portoghese e svizzera, già premiato in diversi festival, tra cui quello di Clermont-Ferrand, conquista anche la storica manifestazione di Pontenure, tra i più importanti appuntamenti del settore a livello continentale.

Il titolo “2720”, criptico e numerico, fa riferimento al codice postale di Reboleira, quartiere clandestino ai margini di Lisbona. I lunghi piani sequenza e i fluidi movimenti di macchina a “pedinare” i tre personaggi protagonisti contribuiscono a trascinare lo spettatore per le strade del barrio, un microcosmo magico e desolato, dove vigono regole a sè stanti. Il regista, impegnato all’estero, ha mandato un videomessaggio, in cui ha ringraziato la giuria e salutato il pubblico presente. Il “Premio speciale della giuria” è andato a “Nuestra sombra” della regista argentina Agustina Sanchez Gavier, che è stata ospite del festival nella serata di mercoledì; mentre un’ulteriore menzione speciale è andata a “Shrooms” del portoghese Jorge Jacome.

L’assegnazione del “Premio L’Onda” era invece compito della giuria giovani, composta da 9 critici in erba: la scelta è ricaduta su “Sparare alle angurie” del regista italiano Antonio Donato, che, con orgoglio ed emozione, ha ringraziato i ragazzi e il pubblico presente. Il corto di Donato unisce commedia e dramma, ma soprattutto prova a creare un dialogo tra generazioni. Un bel segnale di speranza per il cinema italiano.

La giuria giovani ha poi menzionato “Tako tsubo” dell’austriaca Fanny Sorgo e dell’argentina Eva Pedroza, una malinconica fiaba animata sulla “sindrome del cuore infranto”.

© Copyright 2024 Editoriale Libertà