Polizia provinciale, due nuovi mezzi per i servizi di vigilanza e tutela faunistica

30 Agosto 2024 12:24

Due nuovi mezzi per la polizia provinciale di Piacenza. Si tratta di due suv Toyota Rav4, acquistati dall’ente di corso Garibaldi con risorse proprie per supportare le quotidiane attività di vigilanza stradale e di tutela della fauna nel territorio provinciale.

I due suv – a trazione integrale – montano un motore benzina-elettrico da 2500 cc e sono dotati di cambio automatico con variatore continuo. Riconoscibili per la livrea d’istituto che unisce bianco e verde, i due mezzi si avvalgono di uno speciale allestimento dedicato per svolgere i servizi di competenza. Equipaggiati con apparecchiatura elettronica per il rilevamento di veicoli rubati, non assicurati o mancanti della prescritta revisione, i due suv sono collegati alle diverse banche dati. Sono forniti, infine, di Dispositivi di Protezione Individuale e di defibrillatore modello Samaritan PAD 350P.

Con l’ultima acquisizione, la flotta viaggiante della polizia provinciale consta quindi attualmente di due suv Toyota Rav4, un Pick-up Ssangyong Rexton, due Alfa Romeo Giulietta, dieci Suzuki Jimni 4×4 e un Opel Vivaro (ufficio mobile).

Considerato che i nuovi suv sono già operativi per i quotidiani servizi messi in campo dalla polizia dell’ente di corso Garibaldi, nei prossimi giorni saranno i cacciatori a vederli direttamente in azione: il 1° settembre inizia infatti, con la preapertura nelle giornate fisse di domenica e giovedì, la stagione venatoria da appostamento, mentre da domenica 15 settembre prende il via anche la caccia in forma vagante, la più diffusa nel nostro territorio.

Proprio ai cacciatori, così come a tutti i cittadini che si dedicano ad attività all’aperto favorite dal protrarsi di un clima estivo, l’amministrazione provinciale e la polizia provinciale rinnovano – anche in questa occasione – l’appello alla prudenza e al rispetto delle norme di sicurezza e di biosicurezza, con l’invito ad osservare scrupolosamente le prescrizioni di legge in relazione ai presidi necessari e alle accortezze a cui attenersi per contenere la diffusione della PSA (peste suina africana): in particolare munendosi, ad ogni uscita, dello specifico disinfettante, provvedendo al cambio delle calzature, lavando puntualmente gli indumenti utilizzati, eccetera.

Ogni azione – si ricorda – è infatti preziosa per ridurre i rischi ed evitare le negative conseguenze economiche che, in caso di una ulteriore estensione del contagio PSA dai cinghiali agli allevamenti di suini (è recente il primo caso registrato nel Piacentino, nel territorio comunale di Ponte dell’Olio, con il conseguente abbattimento degli oltre 700 capi presenti presso l’impresa colpita), danneggerebbero ancor più pesantemente la filiera produttiva e i livelli occupazionali.

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