Bettola diventa la capitale italiana del gioco di ruolo

Dal 13 al 15 Settembre la provincia di Piacenza diventa la capitale italiana del gioco di ruolo dal vivo. Presso la Base scout “Carlo Rasperini” di Bettola si terrà infatti un evento dedicato a questa affascinante forma di gioco “senza concorrente” in cui gli appassionati provenienti da ogni parte d’Italia si riuniranno per partecipare a talk, workshop e altri eventi.

Conosciuto con l’acronimo larp (live action role-playing), il gioco di ruolo dal vivo è un fenomeno molto più variegato e complesso di quanto si possa immaginarlo dal di fuori. Per saperne di più sia sulla convention che sul fenomeno, abbiamo incontrato due degli organizzatori – Maria Grazia Ceruso di Proxima e Umberto Francia di Eryados – per porre loro alcune domande.

Per prima cosa potete raccontare ai nostri lettori, che cos’è esattamente il larp?

« Nel larp i partecipanti vestono fisicamente i panni dei personaggi di una storia, che mettono in scena senza un vero e proprio copione. Improvvisano sulla base di ciò che sanno della propria identità di finzione e della realtà immaginaria in cui i personaggi si muovono. Come fossero i protagonisti di un romanzo o di un film, i personaggi si relazionano fra loro e con l’ambiente, che in modo figurato o realistico riproduce il luogo che è teatro dei fatti raccontati nella messa in scena. Immaginate di poter vivere un’avventura in prima persona nella Terra di Mezzo del Signore degli Anelli, o di essere i protagonisti di un’indagine dall’atmosfera thriller: il larp è questo».

Quali sono le declinazioni più comuni del larp?

« Il genere fantasy medievale rimane il più diffuso fin dalla nascita del larp propriamente detto, negli anni Ottanta, ma esistono tante tipologie di larp differenti, sia in termini di am-bientazione (storico, giallo, fantascienza, distopico, horror, commedia, etc.) che di design, che definisce l’esperienza che viene proposta ai partecipanti. Il larp è un linguaggio, un medium e uno strumento che può assumere dimensioni, forme e caratteristiche anche molto diverse tra loro. Dal piccolo larp da camera che si può organizzare in casa con gli amici, al blockbuster larp all’interno di un castello medievale riservato in esclusiva, all’edularp nelle scuole, al larp formativo per le aziende».

Cosa deve fare un “novellino” per potersi avvicinare a questo mondo?

« Per fare larp non serve avere competenze specifiche, è sufficiente la disponibilità a mettersi in gioco. Il meccanismo è lo stesso del “facciamo finta che” a cui giocavamo quando eravamo bambini, solo con un po’ di consapevolezza in più. Partecipare è semplice: dal sito larpitalia.it è possibile accedere ai canali di tutte le associazioni aderenti al circuito, e scoprire così i loro eventi. Scegliete quello che fa per voi e affidatevi alla comunità dei larper, troverete un ambiente accogliente e inclusivo».

Che estensione ha il larp in Italia e quanto è diffuso in Europa?

« Non esiste un censimento attendibile, quindi fornire numeri sarebbe arbitrario. Per questo dovremo attendere il completamento dell’International Larp Database, un’iniziativa realizzata da Progetto Goldstein e finanziata dal Ministero della Cultura. Quello che possiamo di-re è che il larp è in costante crescita e che oggi in Italia esistono certamente diverse decine di migliaia di giocatori e oltre un centinaio di organizzazioni grandi e piccole. In Europa il larp è molto diffuso soprattutto nei paesi scandinavi, in Spagna, Francia, Polonia, Gran Bretagna, Croazia e soprattutto in Germania, dove si tiene l’evento larp con il maggior numero di partecipanti, oltre diecimila».

Cosa succederà esattamente all’evento di Bettola?

« LarpIT è una conferenza di settore organizzata da Larp Italia con il patrocinio di Federludo, la federazione italiana delle associazioni ludiche. È un’occasione di incontro e confronto per chi organizza larp, per chi lo gioca e per chi abbia interesse a conoscere meglio questo lin-guaggio. Durante LarpIT si terranno talk, workshop e momenti di socialità che coinvolge-ranno partecipanti provenienti da tutta Italia. Inoltre verrà presentato il secondo numero della nostra pubblicazione specializzata, Larpzine. In queste occasioni nascono spesso amici-zie e collaborazioni che si concretizzano nell’organizzazione di eventi larp coprodotti da realtà diverse».

Perché avete scelto la provincia di Piacenza per questo evento?

« LarpIT è un evento nazionale che cambia sede ogni anno. Nel 2022 siamo stati a Bologna, lo scorso anno a Roma. La provincia di Piacenza ha ospitato negli anni numerosi larp che han-no fatto la storia del nostro settore, per questo ci è sembrata la scelta più opportuna per l’edizione di quest’anno».

di Carlo Chericoni

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