Il “no” ai lavori in Cittadella arriva a scuola, documento di genitori e docenti
16 Settembre 2024 02:47
“La domanda di oggi è questa: perché fare di una piazza nel pieno centro storico della città, di fronte a una scuola e al suo palazzo più bello, un parcheggio per automobili?”. Se lo chiede un gruppo di insegnanti e genitori delle scuole di Piacenza che ha affidato la propria posizione sul futuro di piazza Cittadella a un documento diffuso proprio oggi, nel primo giorno di scuola. Un testo in cui il progetto del parcheggio viene definito, senza troppi giri di parole, “nefasto per gli effetti che produrrà a breve e a lungo termine”.
Il documento, intitolato “La piazza, la scuola la città. Proposte per la comunità educante”, sottolinea: “È tempo anche per la scuola e le sue comunità educanti di denunciare la distanza, immisurabile oramai, che separa le parole (delle delibere, dei documenti, dei piani strategici) dai fatti; è tempo di chiedere interventi che realmente siano trasformativi, non solo acqua fresca o peggio, specchietti per allodole”.
Ciò che è stato scritto, spiegano gli ideatori e primi firmatari Alberto Rossi e Marco Zavattarelli, è “il frutto di un lavoro di gruppo di insegnanti e genitori delle scuole di Piacenza e rappresenta la risposta al progetto del parcheggio che da tante parti veniva chiesta alle scuole. Da oggi – continuano – è aperto alla sottoscrizione di tutti coloro che operano nella scuola, ma anche ad associazioni e volontari: in pratica ci rivolgiamo a tutta la comunità educante”.
“Abbandonato di nuovo all’incuria, lo spazio attorno a cui oggi gravitano tante scuole – obiettano i firmatari – è destinato ad ospitare un parcheggio interrato. L’infrastruttura è stata riconosciuta dalla Giunta comunale di Piacenza «opera di interesse pubblico». Nel rispetto dei valori etici e civili della lingua che la scuola intende coltivare, non possiamo non rilevare innanzitutto l’uso mistificante di termini come riqualificazione e rivitalizzazione o valorizzazione e razionalizzazione utilizzati dai governanti”.
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