Paesaggi del conflitto: a Caorso i progetti dei giovani architetti del Politecnico

25 Settembre 2024 09:00

La definizione è affascinante: “paesaggi del conflitto”. Indicano, nelle ricerche più avanzate a livello internazionale, quei luoghi attraversati da forti elementi di crisi, climatica, ambientale, sociale o economica. Tanto diffusi, anche nei nostri territori, quanto sfidanti per i progetti di rigenerazione che la cultura architettonica è chiamata a sviluppare e produrre, con sempre più urgenza.
«Per la tradizionale Summer School di settembre abbiamo proposto ai nostri studenti questa chiave di lettura» spiega la direttrice Sara Protasoni, Professore Ordinario di Architettura del Paesaggio al Politecnico di Milano e coordinatore del corso di laurea magistrale in Sustainable Architecture and Landscape Design presso il Polo Territoriale di Piacenza. «Per noi lavorare sui territori piacentini è un arricchimento e una grande potenzialità. Da una parte perché crediamo fortemente che la comunità politecnica possa portare progetti e visioni utili ad enti, amministrazioni, professionisti e cittadini impegnati sui temi dello spazio. Dall’altra perché gli studenti hanno la possibilità di visitare e toccare con mano le condizioni e le realtà di cui progettano la trasformazione».
E allora cosa meglio di Caorso (e della sua emblematica e paradossale ex Centrale nucleare) come caso studio per la 5ª edizione del workshop Landscape Of[f] Limits, intitolata “Crossings”? Luogo simbolo del conflitto (tra diverse ideologie, tra natura e artificio, tra infrastruttura e ambiente), all’interno di un lungo, complesso ma anche affascinante processo di decommissioning che dovrebbe portare in pochi anni a restituire alla comunità locale un luogo speciale e straordinariamente integrato nei paesaggi fluviali del Po e nella pianura agricola.
Un centinaio di persone coinvolte tra studenti, docenti e lecturers, due settimane di intenso lavoro, una serie di lezioni con figure internazionali di primo piano (tra i nomi più conosciuti Annalisa Metta e Philippe Rahm).
«Il nostro Campus Arata è stato un grande laboratorio di idee – racconta Federico Di Cosmo, ricercatore in Architettura del Paesaggio al Politecnico, coordinatore insieme ad alcuni colleghi dell’iniziativa – al termine del quale abbiamo potuto discutere di progetti visionari e pragmatici, coraggiosi e minimali. Studentesse e studenti, indirizzati e supportati da professori e professionisti, hanno restituito attraverso disegni, modelli, video una dimensione completamente nuova: la ex Centrale di Caorso come emblema di un conflitto che, pur presente, sfocia in forme e usi rinnovati del paesaggio e dell’architettura. Un luogo da vivere, per le comunità e per la natura».
Questo genere di tematiche e di approcci caratterizzano il semestre autunnale che si apre in queste settimane e che vedrà nelle aule e nei laboratori piacentini del Politecnico il paesaggio contemporaneo al centro degli studi e degli approfondimenti.
Per scoprire di più sul workshop LOL, è possibile visitare il sito web landscapeofflimits.com.

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