La moglie campionessa di Taekwondo e il sogno scudetto: ecco Mandiraci

02 Ottobre 2024 00:55

È già entrato nel cuore dei tifosi, decidendo – con un paio di giocate da fuoriclasse assoluto – le sorti del derby dell’Emilia domenica scorsa.

La Gas Sales Bluenergy Piacenza si coccola lo schiacciatore Ramazan Efe Mandiraci, 22 anni, faccia pulita da bravo ragazzo sopra 203 centimetri di puro talento. Non può che essere lui, arrivato dalla Turchia con la nomea di “futuro fenomeno”, l’uomo del momento in casa biancorossa.

Il direttore sportivo Ninni De Nicolo, in una recente intervista pubblicata su Libertà è stato chiaro: “Mandiraci rappresenta il futuro della società, vogliamo che diventi un nostro giocatore-simbolo”.

Futuro ma anche presente, dato che con le sue qualità (una velocità di salto impressionante, grande tempismo e precisione, ma soprattutto un servizio straordinario) potrebbe impiegare molto poco per entrare in pianta pressoché stabile nel 6+1 titolare di coach Anastasi. Certo, l’ambientamento in Superlega dovrà essere graduale e privo di eccessive pressioni, ma il destino di Efe pare davvero tracciato. Del resto, se il buongiorno si vede dal mattino…

Si aspettava un esordio del genere?
“Prima di tutto devo dire che sono molto contento di essere qui a Piacenza. Aspettavo questo momento, il fatto di poter essere decisivo al mio esordio assoluto in Superlega. Ma più che altro sono molto felice per la squadra e per questa prima vittoria”.

Come si è avvicinato a questo sport?
“Ho iniziato a giocare a pallavolo a scuola in Turchia, all’età di tredici anni. Appena ho messo piede in campo ho capito che mi sarei innamorato di questo sport e così è stato”.

Sappiamo però che in casa non è l’unico sportivo di alto livello…
“Mia moglie Zeliha è campionessa europea e mondiale di Taekwondo: sono contento perché essendo anche lei una sportiva mi capisce al volo”.

Conosceva già alcuni dei suoi nuovi compagni?
“Li conoscevo tutti! Non personalmente, ma come giocatori. E ora che ho avuto la possibilità di parlarci e di allenarmi insieme a loro, devo dire che sono bravissimi ragazzi e mi trovo molto bene”.

A Piacenza come si trova?
“E’ una città non tanto grande, piuttosto tranquilla. Piace sia a me che a mia moglie, spesso usciamo a bere qualche caffè. Ma più in generale ci piace l’Italia: è un Paese pieno di cultura”.

Quali sono le sue aspettative quest’anno?
“Semplice: voglio diventare campione d’Italia vincendo lo scudetto insieme ai miei compagni”.

Qual è il sogno nel cassetto di Efe Mandiraci?
“Diventare il miglior giocatore al mondo”.

Nel frattempo, la squadra è tornata al lavoro per preparare al meglio la sfida di sabato prossimo (anticipo della seconda giornata in programma alle 18.00) in casa di Monza. Da limare, in queste prime uscite, c’è soprattutto la tenuta della seconda linea, dalla cui capacità di reggere ai servizi e agli attacchi avversari dipende il grosso del gioco biancorosso. Ma da quel che si è visto domenica scorsa contro Modena le basi sulle quali lavorare sono già buone. E poi, con un Mandiraci così…

© Copyright 2024 Editoriale Libertà