“La donazione di organi è espressione della coesione sociale di una comunità”
03 Ottobre 2024 09:40
La donazione di organi come espressione della coesione sociale. All’Università Cattolica, in occasione della Settimana del Dono, è stato proiettato il cortometraggio “Seventyfive Bpm” del regista piacentino Gian Francesco Tiramani.
“La donazione di organi come espressione della coesione sociale”. Il titolo dell’evento esprime perfettamente l’idea dalla quale è nato l’incontro, fortemente voluto da Francesco Timpano, ordinario di Politica economica nella Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica. Il contesto è la Settimana del Dono, frutto dell’impegno condiviso dei docenti delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza, di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e di Scienze della formazione. L’iniziativa è stata voluta per far riflettere l’intera comunità universitaria sul valore del dono, a livello sociale e relazionale.
“Nell’ambito della Settimana del Dono, ho voluto proporre agli studenti del corso di Politica economica la proiezione del cortometraggio ‘Seventyfive Bpm’ del regista piacentino Gian Francesco Tiramani perché ritengo che la donazione di organi, come quella di sangue, sia davvero una delle migliori espressioni della coesione sociale di un territorio e della sua capacità di reagire e di organizzarsi per il miglioramento del benessere dei cittadini” spiega il professor Timpano. “Il cortometraggio ha avuto una forte eco nazionale, richiamando l’attenzione del grande pubblico, delle istituzioni e dei tanti operatori che si occupano di donazione di organi – prosegue il professore -. Credo sia importante poterne parlare anche con gli studenti, e proprio per questo per la prima volta viene proiettato in una università”.
Il cortometraggio
Durante il seminario, insieme al professor Timpano si sono confrontati Luigi Campiglio, docente di Politica economica all’Università Cattolica, e Flavia Petrin, presidente dell’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido), che affronta quotidianamente l’esperienza della promozione della cultura del dono.
Il cortometraggio, della durata di 14 minuti, racconta una storia accaduta, nel 2010, tra Morfasso, in Alta Val d’Arda, Milano, Lamezia Terme e Torino. “L’obiettivo che mi sono posto è sensibilizzare alla donazione degli organi” racconta Tiramani, che ne ha curato la regia, la sceneggiatura e il montaggio. “Il titolo, 75 battiti al minuto, fa riferimento ai Bpm che misurano sia la frequenza cardiaca sia il ritmo musicale. Perché 75 è la frequenza del cuore che ricomincia a battere, il cui suono diviene musica”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE