Nuovo ospedale, al dibattito pubblico solo 5 candidati: project financing nel mirino

16 Ottobre 2024 22:12

Il dibattito pubblico sulla sanità organizzato stasera (16 ottobre) dal comitato “Salviamospedale” ha messo in evidenza anzitutto l’assenza di buona parte dei candidati piacentini alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre. Nonostante l’invito esteso ai 20 esponenti politici, hanno partecipato solo cinque di loro: Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia, Filiberto Putzu di Forza Italia, le esponenti del Movimento 5 Stelle Chiara Isola, Giuseppe Ticchi e Silvana Maserati. Il comitato, contrario alla costruzione di un nuovo ospedale e favorevole all’ampliamento dell’esistente, ha espresso una certa amarezza: “Non vedo i candidati alla presidenza. Ugolini del centrodestra mi ha inviato un messaggio per scusarsi dell’assenza dovuta a un altro impegno, mentre De Pascale del centrosinistra non ha dato alcun cenno. Ci spiace che non ci siano qui i candidati consiglieri di quest’ultima area politica, dato che si tratta di un tema molto importante. La Regione ha una competenza fondamentale sulla sanità” ha detto, in apertura, il portavoce Augusto Ridella.

Il dibattito ha poi offerto ai candidati presenti l’opportunità di rispondere a dieci domande tecniche e politiche preparate dal comitato. Il primo a prendere la parola è stato Tagliaferri: “La giunta Bonaccini ha deluso le aspettative della cittadinanza piacentina. Dopo aver promesso investimenti per un nuovo ospedale da 227 milioni, il contributo pubblico è stato drasticamente ridotto. E il project financing per la costruzione è una scelta inappropriata, perché affidare in parte ai privati la realizzazione di una struttura sanitaria di tale rilevanza espone il servizio pubblico a rischi legati a interessi economici che non dovrebbero mai interferire con il diritto alla salute”. Tagliaferri ha aggiunto: “Per rendere il futuro nosocomio davvero competitivo e attrattivo, non basterà dotarlo di attrezzature scientifiche avanzate. Sarà fondamentale investire su nuovi percorsi formativi, centri di ricerca e collaborazioni con università e istituti di eccellenza. Intanto – ha proseguito Tagliaferri – l’attesa per la realizzazione del nuovo ospedale non deve farci dimenticare le urgenze attuali che colpiscono il sistema sanitario piacentino. I tempi per le visite specialistiche sono troppo lunghi, con pazienti costretti a rivolgersi al privato o a recarsi in altre città per ottenere una diagnosi tempestiva”.

Putzu, dal canto suo, ha evidenziato la necessità di “riportare Piacenza al centro delle decisioni regionali” e ha denunciato “l’assenza di un piano economico adeguato per il nuovo ospedale”, lamentando anche “la mancanza di progetti chiari per l’attuale struttura di via Taverna”. Putzu, inoltre, ha ribadito “l’importanza di attrarre nuovi medici e specializzazioni per migliorare l’offerta sanitaria locale”.

Maserati ha puntato il dito contro il ricorso al partenariato pubblico-privato, definendolo “un metodo fallimentare che rischia di danneggiare le casse pubbliche“, e ha sollevato “dubbi sulla sostenibilità economica del nuovo progetto”. Anche Isola ha espresso perplessità: “Il project financing rappresenta uno strumento rischioso e dannoso per la collettività. Balza all’occhio, di questo progetto, la volontà non di proporre un approccio nuovo ma semplicemente di ripetere ciò che già c’è. Il costo è troppo elevato rispetto alla futura capacità della struttura”. Isola ha criticato anche l’ulteriore consumo di suolo scaturito dal progetto del nuovo ospedale.

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