CRV – La Presidente della Commissione sanità Brescacin al G7 dei capi veterinari di Padova

17 Ottobre 2024 13:33

E’ stata la presidente della V^ Commissione consigliare permanente, che tra suoi temi ha la sanità, Sonia Brescacin, a portare il saluto della Regione all’università di Padova all’evento tecnico del G7 con la Riunione dei capi veterinari delle 7 nazioni più sviluppate al mondo. “Un appuntamento importante in una delle regioni più industrializzate d’Europa che non ha mai scisso i suoi legami profondi con la società agricola della quale ha mantenuto non solo i valori etici ma anche intere linee produttive, soprattutto nella zootecnia, nell’avicultura come nell’allevamento dei bovini da latte e da carne” ha detto la presidente Brescacin nel suo saluto iniziale in cui ha rimarcato un aspetto fondamentale nello scenario zootecnico attuale: “Il Veneto è tra le più importanti regioni italiane del comparto zootecnico ed è riuscito a mantenere un buon numero di allevatori nonostante i grandi problemi che abbiamo attraversato, dalla concorrenza agguerrita dei mercati internazionali alle principali malattie che colpiscono gli allevamenti, dalla peste suina africana all’influenza aviaria, la cui pericolosità è ben nota e segnalata con forza dall’Oms, per la sua incredibile diffusione da un punto di vista sia geografico che di specie animali colpite, e i potenziali rischi per la salute pubblica. Sottolineo questi aspetti perché essi mettono in risalto il vostro ruolo e l’importanza che avete nella tutela della salute pubblica e nel ripristino di quell’armonia tra attività umane e natura che è chiave determinante per affrontare le grandi sfide ambientali”. La presidente della V^ Commissione ha quindi sottolineato “che il Veneto è una regione che coniuga l’eccellenza delle produzioni industriali, dall’allevamento alla trasformazione, grazie ad aziende ad elevato livello tecnologico, con anche l’attenzione alle piccole produzioni locali, investendo nel mantenimento delle tradizioni, dell’identità dei piccoli produttori. Il forte dinamismo del mondo agricolo veneto, che non a caso lo scorso anno, in controtendenza rispetto alle medie nazionali italiane, ha visto un forte export di formaggi, soprattutto di Grana Padana e dell’Asiago Dop che, dopo Stati Uniti, Francia e Germania sta ottenendo grandi risultati anche nel Sud America e in Asia. Importane, e segno di qualità produttiva, la forte ripresa dei consumi interni in Italia dell’Asiago Dop aumentati nei primi sei mesi di quest’anno del 15 per cento a dimostrazione che il mercato guarda con estremo interesse ai prodotti di qualità ottenuti grazie a filiere produttive zootecniche controllate e rispettose del benessere degli animali. In questo contesto, seppure con carattere di nicchia, interessante in Veneto la ripresa dell’allevamento di ovini e caprini la cui produzione casearia inizia a trovare un forte interesse in una nicchia di consumatori che sta diventando, non sola in Italia, di estrema importanza” a conclusione del suo intervento la presidente Brescacin ha ricordato che “qui a Padova nel 1508 nacque Andrea Palladio il Grande architetto del Manierismo italiano che nei suoi IV Libri dell’Architettura destinato ad essere il manuale di architettura più diffuso al mondo, nelle pagine dedicate alla Villa, che oltre luogo di riposo del nobile era il cuore delle grandi aziende agricole, scrivendo delle Barchesse, insisteva sulla necessità di assicurare a tutti gli animali di allevamento condizioni ottimali di vita e sistemazione. Siamo nel 1570: io credo che la storia del Veneto sia la testimonianza di un rapporto molto profondo e armonioso tra essere umano e natura. Oggi qui nella sede prestigiosa sede universitaria patavina, con la vostra visita, con il vostro meeting, siamo fieri grazie a voi di scrivere un’altra pagina importantissima nella storia della zootecnia, nella storia della veterinaria al servizio del bene degli animali e degli esseri umani tutti”.

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