Addio a Renato Cravedi, uno degli ultimi partigiani della Resistenza piacentina
20 Ottobre 2024 09:50
Se ne è andato anche Renato Cravedi. Era uno degli ultimi partigiani protagonisti della Resistenza piacentina ancora viventi. Classe 1926, Renato Cravedi – nome di battaglia Abele – è stato partigiano, ma anche operaio, militante politico, segretario e poi presidente onorario dell’Anpi. I funerali si svolgeranno martedì pomeriggio a Gossolengo.
Cravedi era originario di Borgotrebbia: nel 1939 inizia a lavorare giovanissimo come apprendista alla fabbrica Massarenti e lì incomincia a formarsi la sua coscienza politica. La prima azione di lotta a cui partecipa è alla Puglia di Calendasco, mentre nell’agosto del 1944 va sui monti e raggiunge i partigiani della Brigata Stella Rossa; successivamente si unisce all’XI di manovra Montesanto guidata da Ludovico Muratori. Il 16 aprile 1945 è al castello di Monticello quando viene assaltato dai fascisti. Sopravvissuto alla battaglia, qualche giorno più tardi, il 28 aprile – è fra i primi a entrare a Piacenza liberata.
“PROTAGONISTA DI UNA STAGIONE INDIMENTICABILE”
Paola De Micheli, deputata piacentina del Pd, condivide un ricordo di Cravedi: “Protagonista e prezioso testimone di quella stagione indimenticabile alla quale il nostro Paese deve la libertà e la democrazia, la lotta di Liberazione”. Lo scrive la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, nel ricordare la figura di Renato Cravedi. “A Renato e alla sua famiglia mi legava un’affettuosa amicizia – prosegue – e ogni volta che ci incontravamo le sue parole erano di ammonimento sul valore della democrazia e di incoraggiamento, per portare avanti i principi della Costituzione. Con la volontà di narrare e trasmettere alle giovani generazioni la vicenda di combattente sulle montagne piacentine ha incarnato a pieno la moralità e il profondo senso di giustizia dei nostri partigiani. Lo ha fatto con una tenacia esemplare e al tempo stesso con discrezione, lasciandoci un’eredità di fondamentale importanza. Alla figlia Annamaria, alla famiglia Cravedi e all’Anpi di Piacenza voglio far arrivare il mio cordoglio e un grande abbraccio”.
IL CORDOGLIO DELLA SINDACA
Anche la sindaca Katia Tarasconi esprime il suo cordoglio: “È con grande dolore ma anche con il cuore colmo di riconoscenza che la comunità piacentina saluta Renato Cravedi, il “Partigiano Abele”. Ci lascia uno degli ultimi testimoni diretti della nostra Liberazione, un uomo che dopo aver combattuto in prima linea contro il fascismo e il nazismo ha dedicato il resto della sua vita alla memoria della Resistenza e ai valori che essa rappresenta”.
“Renato Cravedi non si considerava un eroe, ma ha incarnato in modo esemplare il coraggio e la determinazione di chi – non ancora maggiorenne – ha scelto di lottare per la libertà. Per la libertà di tutti noi. Ha vissuto con dignità e umiltà, trasmettendo ai giovani le sue esperienze, non solo come memoria storica ma come insegnamento di vita. Le sue parole, “Non dimenticate la Resistenza, non dimenticate quelli che sono morti per la libertà”, sono un’eredità che abbiamo il dovere di custodire con impegno.
“A sua figlia Annamaria, ai suoi nipoti Gianni e Ettore e a tutta la famiglia Cravedi va il mio personale abbraccio più sincero e quello di tutta Piacenza che oggi ho l’onore di rappresentare. La testimonianza di Renato, la sua passione e il suo impegno non saranno mai dimenticati, e continueranno a vivere nelle generazioni che ha ispirato con la sua storia e il suo esempio. Grazie, Renato, per averci insegnato che la libertà e la democrazia sono beni preziosi e irrinunciabili da custodire ogni giorno”.
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