Pradella: “Inspiegabile tolleranza e omertà per il medico arrestato”
30 Ottobre 2024 01:54
“Un’inspiegabile tolleranza da parte dei responsabili dell’azienda sanitaria” oltre a “una situazione di clamorosa omertà”. Sono parole durissime quelle della procuratrice Grazia Pradella all’indomani dell’arresto della dottoressa del pronto soccorso e del 118 di Piacenza accusata d’essersi impossessata di oltre un migliaio di fiale di morfina. Oppiacei di cui la donna di 35 anni faceva un uso smodato per sé e che si procurava attraverso un amico medico compiacente e grazie a ricette che la stessa dottoressa compilava per sé e per tre amiche.
“L’indagine merita sviluppi e approfondimenti per riuscire a pieno a comprendere di quali coperture e protezioni abbia potuto godere il medico arrestato – afferma Pradella -. Si è reso necessario un intervento il più possibile rapido della procura della Repubblica e dell’ufficio del gip per interrompere una situazione che, oggettivamente, stava creando, in un clima d’incomprensibile tolleranza e silenzio, un grave pericolo per la salute dei cittadini. E voglio ricordare che la salute è un bene costituzionalmente garantito”.
Dopo l’esecuzione dell’arresto ai domiciliari con braccialetto elettronico, la dottoressa è stata portata in ospedale, dove si trova attualmente e dove ieri pomeriggio si è svolto l’interrogatorio di garanzia. Il rammarico della procuratrice viene anche dalla considerazione che “se l’Ausl fosse intervenuta avrebbe potuto aiutare la stessa dottoressa arrestata, oltre a tutelare la salute dei pazienti”.
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