Rose bianche e rosse per Aurora, in Duomo l’ultimo abbraccio della città

05 Novembre 2024 15:06

Un applauso carico di commozione e il lancio di palloncini bianchi al cielo hanno accompagnato Aurora nel suo ultimo viaggio. Il cuore si strazia nel vedere quella bara bianca così piccola con i fiori bianchi e rossi, il colore preferito della 13enne morta in circostanze tragiche il 25 ottobre scorso. In carcere c’è un ragazzo di 15 anni.

Ma oggi è il giorno di Aurora e dell’inimmaginabile dolore dei familiari ai quali si è stretta tutta la città, circa mille persone hanno portato un abbraccio e un fiore.

Tanti studenti ancora con lo zaino in spalla, donne di ogni età, tanti cittadini comuni e i rappresentanti delle istituzioni hanno ascoltato la messa celebrata dal vescovo Adriano Cevolotto. Le telecamere sono rimaste fuori.

All’interno della Cattedrale una cerimonia semplice concelebrata da don Paolo Capra e don Riccardo Lisoni, parroco ed parroco di San Giovanni in Canale e Santa Brigida dove Aurora aveva ricevuto Comunione e Cresima. Presenti numerosi altri sacerdoti della Diocesi di Piacenza Bobbio. La funzione religiosa è stata resa più intensa da voci e chitarre del coro formato da studenti del liceo Colombini, della parrocchia di San Giovanni in Canale e Santa Brigida e altre persone da Fiorenzuola e Pontenure. 

“I “perché” che in questo momento urlano nel nostro cuore faticano a trovare risposta. Le nostre parole, per quanto sincere, non riescono a consolare il nostro dolore, ma ciò che non possono le nostre parole lo invochiamo da colui che solo può gettare un raggio di luce sull’oscuro mistero della sofferenza e della morte. Una brezza di vento leggero, oggi più che mai, ci invita a fare Eucaristia, e noi accogliamo questa possibilità che ci è data“- ha detto il concelebrante don Lisoni all’inizio della funzione religiosa.

L’OMELIA DEL VESCOVO CEVOLOTTO

“Questo è un evento in grado di accorciare le distanze: Aurora è diventata sorella, amica di tutti e di ciascuno – sono le parole del vescovo Cevolotto –. Questa è una vicenda che lascia attoniti, con una domanda: cosa sta succedendo? Un verbo lo esprime bene: strappare. Aurora è stata strappata dalla vita, dalla famiglia, dagli amici, dalle nostre mani impotenti. Cerchiamo di fuggire per una presa di distanza emotiva; un altro modo per fuggire è ridurre un dramma a un fatto di cronaca con particolari morbosi. Noi invece vogliamo farci toccare. Si fa strada la domanda: perché? Domanda senza risposta ma vuol dire che è stato toccato un nervo sensibile, che tocca le corde della vita. Aurora aveva sogni e progetti e si apriva al mondo degli affetti”. 

OMELIA VESCOVO ADRIANO CEVOLOTTO ESEQUIE AURORA TILA

Alla cerimonia erano presenti le autorità cittadine, con il prefetto Paolo Ponta, il sindaco Katia Tarasconi, la presidente della Provincia Monica Patelli, altri amministratori, oltre ai rappresentanti delle associazioni del territorio.

La preghiera dei fedeli è stata preparata dagli studenti con i loro insegnanti. “Ci manchi e non dimenticheremo mai il tuo sorriso” hanno detto con la voce spezzata. Al termine della funzione sono state lette alcune poesie.

All’uscita del feretro abbracci, lacrime, un altro applauso, i palloncini lanciati al cielo, i fumogeni e il coro “Aurora vive”. 

lutto cittadino

Il Comune di Piacenza ha proclamato il lutto cittadino in concomitanza con le esequie. Dalla mattinata, bandiere a mezz’asta nelle sedi comunali, negli uffici pubblici e al liceo Colombini, la scuola che frequentava la giovane.

 

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