Addio a Giuseppe Provini, l’ultimo vero mugnaio della provincia piacentina
06 Novembre 2024 11:05
Giuseppe Provini era l’ultimo vero mugnaio della provincia piacentina. Si è spento a 99 anni, dopo una vita spesa proprio per questo mestiere che ha praticato fino a due anni fa, quando il fisico e le energie glielo hanno consentito. Ora le redini del mulino, a Selva Sotto di Groppallo, di Farini sono passate al figlio 30enne Roberto.
Le origini del mulino sono ben radicate nel passato. Giuseppe, che tutti chiamavano Giuspen, raccontava sempre che fu il nonno a costruire il primo mulino a fine ‘800, poi il padre Cristoforo ne eresse uno nuovo poco distante, che è ancora quello attivo oggi, azionato dalla forza motrice dell’acqua del rio Lavaiana che fa girare la grande ruota. “La ruota è del 1931 – spiegava ai visitatori e clienti – ed è alta 6 metri. L’ha costruita uno di Podenzano”.
Giuseppe era il primo figlio e fu quello che continuò l’attività del padre e del nonno. A 12 anni già macinava il grano nel mulino proseguendo poi nel campo dell’artigianato, dell’agricoltura e del commercio. Trattava infatti il grano tenero e il mais. “Solo lui svolgeva le operazioni per la macinatura, la manutenzione del mulino e fino allo scorso anno ha fatto anche la battitura delle pietre della macina – ricorda la figlia Stefania -. Produceva farina 0, doppio 0 e la farina da polenta; ha poi messo il setaccio per la farina integrale. Controllava che la farina fosse della grana giusta, la toccava, ed ascoltava il suono del mulino per capire a quanto girava la ruota. Ha lavorato fino a 97 anni”. Provini ha anche commerciato il grano da semente. Ritirava i sacchi e con il suo camion li portava per la vendita in tutti i mulini dell’alta Italia. Ha viaggiato tanto, conosciuto luoghi e persone. Il suo carattere, molto espansivo, lo hanno aiutato. “Conosceva chiunque – precisa la figlia -, riusciva ad avere il suo poto in ogni conversazione ed ambiente. Una persona buona, che non rimaneva mai indifferente, molto dinamica e lucida fino all’ultimo respiro”.
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