Pomodoro da industria: “Annata negativa anche a Piacenza, produzione -21%”
20 Novembre 2024 13:24
“Il 2024 sarà ricordato come un anno negativo per le produzioni di pomodoro da industria nel Nord Italia a causa delle basse rese dovute all’anomalie climatiche”. E’ il commento del presidente della Organizzazione Inteprofessionale, Tiberio Rabboni, alla chiusura della campagna di raccolta e trasformazione iniziata a metà luglio e terminata nella prima settimana di novembre.
colpa del maltempo
Una campagna anomala, nei tempi di durata con 113 giorni di lavorazione, nelle rese e nelle modalità di intervento – condizionata dalle piogge persistenti, nettamente al di sopra della normalità climatica, concentrate a maggio, il mese dei trapianti, e a settembre-ottobre, mesi in cui si attendeva la raccolta di ingenti quantitativi – costringendo in alcuni periodi alla chiusura temporanea degli stabilimenti, con conseguenti innalzamenti dei costi di produzione, in un anno in cui il prezzo contrattato per la materia prima con le Organizzazioni di Produttori è stato di 135-140 euro/tonnellata.
i dati piacentini
Nell’areale di Piacenza nel 2024 sono stati coltivati poco meno di 10mila ettari (praticamente il quinto delle superfici a pomodoro del Nord Italia), poco più degli ettari coltivati nello scorso anno in cui erano stati 9.831. A fronte di un lieve aumento dei terreni, però, la resa è stata decisamente inferiore, passando dalle 74,5 t/ha del 2023 alle 58,6 t/ha del 2024. Un calo del 21,3%. Si tratta di rese storiche minime, in linea con il dato di tutto il nord Italia, mai registrate prima.
problemi fitosanitari
Oltre al ritardo delle operazioni di trapianto e raccolta, la produzione in campo è stata colpita dalle problematiche fitosanitarie legate alle piogge, che hanno richiesto costosi interventi in campo per garantire un prodotto di qualità pur nel rispetto della produzione integrata o biologica.
richiesto l’intervento del ministero
“È per questi motivi, conclude Rabboni – che l’OI Nord Italia ha richiesto l’intervento del Ministero e delle Regioni per l’attivazione delle provvidenze compensative a favore delle imprese danneggiate, sia di parte agricola che industriale per poter affrontare gli investimenti della nuova campagna 2025”.
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