“Licenziamento illegittimo”: Amazon condannata a risarcire 18 mensilità
23 Novembre 2024 19:31
Tre anni fa, il 6 dicembre 2021, Amazon lo aveva licenziato. Il presidente del Tribunale in veste di giudice del lavoro, Stefano Brusati, ha dichiarato illegittimo il licenziamento e ha condannato il colosso dell’e-commerce a risarcire il lavoratore, che nel frattempo ha già trovato un altro lavoro.
Il caso, che secondo Ugl potrebbe essere “unico nel suo genere, almeno a livello locale”, riguarda un ex dipendente, che fino a tre anni fa lavorava come magazziniere nello stabilimento Amazon di Castel San Giovanni, assistito dal sindacato rappresentato a livello provinciale da Pino De Rosa.
“Il licenziamento – dicono i sindacalisti Ugl Raffaella Bongiorni (responsabile di servizi e merci) e Pino De Rosa – era giunto a seguito di una contestazione disciplinare che vedeva il lavoratore accusato di avere aggredito verbalmente e fisicamente un collega”.
“Durante il successivo incontro tenutosi in azienda – aggiunge De Rosa – abbiamo chiesto di avere ulteriori documenti a riprova di ciò che veniva contestato al nostro lavoratore, ma a noi non è mai stato portato alcun documento a riprova dei fatti contestati”.
“Peraltro – aggiunge il sindacalista di Ugl – sin dal giorno dopo il diverbio i due lavoratori coinvolti hanno continuato a operare insieme. Nonostante questo, l’azienda ha scelto di proseguire sulla sua strada al solo fine di estromettere illegittimamente il lavoratore dal posto di lavoro, come ora la sentenza del giudice ha stabilito”.
Dopo il licenziamento si è quindi passati alle vie legali. Il magazziniere è stato assistito dall’avvocata Annarita Bove, del foro di Bologna, che già in passato si era occupata di assistere lavoratori di Amazon iscritti all’Ugl in vertenze legali.
Dopo un iter non facile e nemmeno breve e dopo un tentativo di conciliazione non andato a buona fine, il giudice Brusati ha emesso la sentenza con cui viene dichiarato illegittimo il licenziamento e condanna il colosso a risarcire il suo ex dipendente con 18 mensilità (il reintegro dopo il Jobs Act non è possibile e comunque il lavoratore ha già trovato un altro impiego).
LA TESTIMONIANZA DEL LAVORATORE
“Quando sono stato licenziato mi è caduto il mondo addosso”. L’ex magazziniere di Amazon rappresentato da Ugl, che è riuscito a far dichiarare illegittimo il suo licenziamento, ha nel frattempo trovato un altro impiego e parla di quel periodo di tre anni fa come di un «momento parecchio difficile della mia vita”.
“Mia moglie – ricorda il magazziniere, italiano – era incinta e io mi sono ritrovato da un giorno all’altro senza lavoro. Sono stati momenti difficili, ci è caduto il mondo addosso. Poi piano piano ci siamo ripresi. Adesso ho un altro lavoro, va bene così”.
Quanto al fatto di aver ricevuto un risarcimento dice: “Quello che ricevo oggi credo sia soprattutto un risarcimento morale. Sicuramente giustizia è fatta anche, se a dire il vero, dopo essere stati licenziati ingiustamente, non si viene mai risarciti abbastanza. Quello che ho ottenuto penso abbia un valore soprattutto morale”.
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