Lo Specchio, l’imprenditore Squeri si racconta: “La chiave del successo è saper osare”

26 Novembre 2024 21:30

Dario Squeri, imprenditore di successo e figura chiave nel panorama agroindustriale, ha offerto, nell’ultima puntata dello “Specchio di Piacenza“, in onda su Telelibertà, un affascinate racconto sull’avventura imprenditoriale della sua azienda, Steriltom, e sul suo percorso personale, intrecciato alla storia della famiglia e alla tradizione agricola piacentina.

Durante l’incontro, presso lo Spazio Rotative, ha dialogato con Nicoletta Bracchi, ideatrice e conduttrice del format, commentando immagini che ripercorrevano i momenti cruciali della sua vita non solo professionale.

LA STORIA PERSONALE DI DARIO SQUERI

“Provengo da una famiglia di agricoltori – ha spiegato Squeri -, sono nato a La Verza. La storia dell’azienda comincia nel 1934, quando mio nonno decise di avviare una piccola fabbrica. Oggi, Steriltom e Italtom sono guidate da una struttura familiare ben organizzata: io sono amministratore delegato, mentre mio fratello Alberto si occupa della parte finanziaria, e la nuova generazione, rappresentata da mio figlio Alessandro e dai nipoti Alberto e Carlo, è già attivamente coinvolta in azienda. I passaggi generazionali da noi avvengono in modo sereno, basati sulla fiducia reciproca”.

Steriltom, leader nella produzione di polpa di pomodoro, è oggi presente in oltre 90 paesi del mondo. Con stabilimenti a Gragnano e Argenta (Ferrara), l’impresa conta 120 dipendenti fissi e altri 50 stagionali, che diventano 800 durante il periodo di raccolta del pomodoro. Squeri ha evidenziato l’importanza della provincia di Piacenza nella coltivazione del pomodoro da industria, con oltre 11.000 ettari di terreni dedicati, che la pongono in competizione con Foggia per il primato italiano.

INVESTIMENTI, PRODUTTIVITà E INNOVAZIONE

Secondo Dario Squeri, imparare ad osare è fondamentale, ma questo non può avvenire senza un sistema che favorisca gli investimenti: “I grandi investimenti devono partire dalle aziende stesse, ma è essenziale un sistema creditizio capace di generare fiducia e di una forte azione da parte dello Stato. Produttività e innovazione come chiavi del futuro europeo. E lo dice ance Draghi. Nel contesto globale, dove la competizione è sempre più serrata, l’agroindustria italiana può giocare un ruolo cruciale. In un’epoca in cui le tematiche ambientali sono al centro delle agende politiche e sociali, l’agricoltura deve diventare un baluardo per la tutela del territorio, riducendo gli sprechi e utilizzando le risorse in modo responsabile”.

IL RICORDO DEGLI ANNI AL COLLEGIO E LA FAMIGLIA

Un filo di nostalgia accompagna i ricordi di Squeri, che racconta gli anni al collegio San Vincenzo: “La scuola è stata il mio primo vero impatto con la socialità. Amicizie, incontri e valori assorbiti in quei giorni sono rimasti per sempre impressi nella mia memoria”. Squeri ha sempre trovato un saldo punto di riferimento nella sua famiglia. Accanto a lui, la moglie Silvana, Carlotta, la figlia maggiore, che ha seguito la sua passione per la danza, e vive oltre dieci anni in Germania. Poi Alessandro, come detto, che lavora con il padre, mentre Andrea, il figlio più giovane, ha intrapreso una strada diversa, lavorando come consulente finanziario.

LA POLITICA

Dario Squeri non è solo un imprenditore di successo, ma anche una figura che ha lasciato un segno profondo nella politica piacentina e nel panorama nazionale. Presidente della Provincia di Piacenza per due mandati consecutivi, nel 1995 e nel 1999, Squeri ha guidato il territorio in anni cruciali, lavorando per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale della comunità piacentina.

“La passione per la politica nacque presto – rammenta – a soli 19 anni entrai nella Democrazia Cristiana, e già a 23 anni fui eletto consigliere comunale. Nel mio percorso politico, ho imparato alcune lezioni fondamentali grazie a figure come Berti e Solinas. In particolare, ci sono tre principi che mi hanno guidato. La politica deve nascere da una visione chiara, un progetto che non sia astratto, ma che rispecchi concretamente i bisogni e le aspirazioni delle persone. Ogni progetto politico deve crescere e prendere forma attraverso un confronto continuo con i cittadini. E infine si deve considerare la responsabilità di portare a compimento ciò che si è iniziato”.

Dopo la fine dell’esperienza della Democrazia Cristiana, Dario Squeri, insieme a personalità di spicco come Sergio Mattarella e Gerardo Bianco, ha giocato un ruolo importante nella nascita della Margherita: “Un partito nato con l’obiettivo di mantenere viva una posizione centrale nel panorama politico, al di là degli schieramenti tradizionali di destra e sinistra. Ho sempre sostenuto che il ruolo del centro dovesse essere quello di un punto di equilibrio, un luogo di mediazione e di dialogo, uno spazio in cui le diverse idee potevano incontrarsi e trovare una convergenza costruttiva”. Squeri si è soffermato poi sulla città di Piacenza: “Ha una posizione strategica, con i piedi a Bologna e la testa a Milano. E’ una città di confine, un crocevia di grande importanza. Tuttavia – sottolinea Squeri – esprimo un certo rammarico per un legame con Milano che avrebbe potuto essere più forte in questi anni. Una delle idee che avrei voluto vedere realizzata è la navetta giornaliera tra Piacenza e la metropoli meneghina”.

LE SFIDE DI STERILTOM

Le sfide aziendali per Steriltom sono sempre state molteplici, ma è grazie a una serie di intuizioni e collaborazioni strategiche che l’azienda è riuscita a consolidare la sua posizione di leader. “Una delle chiavi del successo è stata l’intuizione di introdurre, per primi in Italia, il sistema sterile di conservazione del pomodoro. A quel tempo, si usavano ancora metodi di pastorizzazione tradizionali, ma l’adozione di tecniche innovative ha rappresentato una svolta, assicurando un prodotto di maggiore qualità e aprendo nuove prospettive per l’intera filiera che coinvolge l’agricoltura, l’industria, la ricerca scientifica e il consumatore finale. Fondamentale, in questo percorso, è stata la collaborazione con partner istituzionali e accademici di rilievo: l’Università Cattolica, la Stazione Sperimentale del Pomodoro di Parma e la multinazionale Nestlé”.

Un ultimo passaggio, Squeri, lo dedica al quotidiano Libertà: “Sono un lettore di lunghissima data. Anche se non sempre ho condiviso la linea editoriale, considero il quotidiano un punto di riferimento determinante per rappresentare la voce della comunità piacentina”.

Tutte le puntate dello “Specchio” si possono rivedere on demand sul sito teleliberta.tv.

 

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