Quando Lucio Dalla si fermò e compose “Gragnanino Blues”

28 Novembre 2024 11:24

A chi passi oggi sembra solo un incrocio con un semaforo. Gragnanino potrebbe essere un “non luogo” per chi non lo conosca: le sue case, rimaste pressoché identiche fino a ora, raccontano però la storia di un paese vivissimo nel dopoguerra. A mettere in fila le vicende, i volti, le presenze di questa fettina di terra ci ha pensato il nostro giornalista Cristian Brusamonti. Da corrispondente di zona, Brusamonti è diventato un raccoglitore di storie: “Gragnanino blues” (edito da Lir) è il suo primo libro e verrà presentato sabato 7 dicembre al salone parrocchiale del santuario della Madonna del Pilastro alle 15.30.
Nel frattempo diamo voce a lui e Giovanni Perotti, ex vicesindaco a Rottofreno ma soprattutto ideatore di questo libro di cui firma la prefazione: “Il progetto è nato tutto dalle cene che ogni tanto facciano noi amici di Gragnanino – spiega Perotti – avevamo già sostenuto l’uscita di un libro sul parroco don Giuseppe Villa che aveva guidato il santuario dal 1908 al 1968. Ci siamo detti: perché non fare qualcosa anche sulla storia del paese? Così abbiamo contattato Brusamonti: ci sembrava la persona giusta per scriverlo”.

“La ricerca – spiega il giornalista – è durata più di un anno. Sono andato in giro per il paese con Giovanni, è grazie a lui che ho scoperto una ricchezza di storie e di personaggi davvero stupefacente: storie che si perdono nella memoria, ma che meritano di essere raccontate. Come quella da cui è nato il titolo, “Gragnanino Blues”, che riprende il titolo di una canzone di Lucio Dalla dedicata al paese”.
Il volume, oltre a raccontare il paese dal dopoguerra a oggi, fotografa anche il polo imprenditoriale che Gragnanino è stato ed è ancora oggi: “Un paese operoso – lo definisce Perotti – dove ingegno e spirito imprenditoriale si uniscono negli insediamenti industriali degli imprenditori Fugazza, Giglio, Dallagiovanna e Groppalli”. Imprenditori che in vario modo hanno sostenuto questa pubblicazione.

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