Non c’è limite al peggio: il Piacenza sprofonda nella quarta sconfitta consecutiva

01 Dicembre 2024 16:32


Non c’è limite al peggio: il Piacenza sprofonda nella quarta sconfitta consecutiva. Autore di una prova sconcertante, si offre alle voglie del Forlì che tracima e segna 6 gol, 4 solo nel primo tempo. Biancorossi in piena zona retrocessione, D’0Agostino debutta nella ripres ae propizia ilk gol della bandiera. Rossini centellina le novità, a cominciare dal fatto che D’Agostino parte dalla panchina insieme all’amico Recino: in mezzo all’attacco c‘è ancora Manicone, dato per partente (ha la richiesta del Varese) ma che il Piace non intende dirottare. Fase offensiva: torna Sartore, che fa tornare Doria alla seduta. Iocolano e Corradi indisponibili. Gli ultras, come annunciato, sono al loro posto. Si parla sempre di approccio e quello biancorosso non sembra male, con Ruiz intraprendente. Ma l‘incredibile appartiene a questo Piace e si materializza al 5’: Somma lascia scorrere il pallone verso Silva, che lo lascia scorrere a sua volta, poi lo tocca verso Franzini che era intanto uscito dalla zona di porta: autogol clamoroso, il classico gollonzo.

Comincia la salita. I biancorossi, che sappiamo non essere cuor di leone, accusano e arretrano. Bravo Franzini sulla botta da lontano di Gaiola. Si gioca, purtroppo, a una porta sola. Sibilano due siluri non lontano dai voli disperati del solito Franzini. Ma il raddoppio è solo rinviato al quarto d’ora: stavolta il portiere nulla può sulla botta ravvicinata di Petrelli, difesa totalmente tagliata fuori dall’uno-due. Adesso ci vorrebbe l’ascensore.
Il Forlì fluttua sul velluto, il Piace continua a chiedersi dove sia capitato e si batte confuso solo per evitare la terza capitolazione. Il pallone è di proprietà privata degli altri, che sembrano il RealMadrid e reclamano pure un rigore. Viceversa, la catena di errori in disimpegno dei biancorossi sembra non avere mai fine. Ci si rifugia nei lancioni con poche speranze di Silva.

Campagna fa fuori tutti e sfiora il palo: Caporetto. Che diventa disfatta quando Sbardella centra da destra e Petrelli irrompe senza ditrubro. Se va avanti così, ne prendiamo almeno 6. Per il Forlì è divertimento puro e leggero. Manicone tenta un tiro (sbilenco) e si fa male. Esce prima dell’intervallo, tocca a Recino. Il quarto è di Campagna, che si beve Napoletano e Silva. Gli ultras se ne vanno. Dentro D’Agostino dopo l’intervallo, fuori Andreoli. Cerca subito il gol su punizione defilatissima, il portiere c’è. Ma il monologo altrui continua: nessuna libera l’area, il pallone resta e lì e Mandrelli fa il quinto. Vergogna pura.DAgostino da destra, testa di Iob: gol della bandiera. Non è finita: Macrì segna il sesto dal limite: nessuno lo ostacola. Meglio tornare a casa, dopo che ci hanno anche negato un rigore su Iob.

FORLI’ 6 – PIACENZA 1
RETI: Silva (P) autorete al 5’ pt; Petrelli (F) al 15’ pt; Petrelli(F) al 31’ pt; Campagna (F) al 45’ pt; Mandrelli F) al 9’ st: Iob (P) al 12’ st; Macrì (F) al 16’ st.

FORLI’ (4-3-3): Martelli; Mandrelli (dal 31’ st Visani), Sbardella, Drudi (dal 17’ st Saporetti), Graziani; Campagna (dal 19’ st Eleonori), Gaiola, Menarini (dal 39’ st Ghetti); Macr (dal 37’ st Valentini)ì, Petrelli, Farinelli. (Zamagni, Rossi, Okitokandjo, Colombo).All. Miramari.
PIACENZA (4-3-2-1): Franzini; Napoletano,Silva, Somma, Ruiz; Iob (dal 41’ str Santarpia), Grieco, Andreol (dal 1’ st D’Agostino)i;Sartore (dal 13’ st Doria), Mauri; Manicone (fal 43’ pt Recino). (Morosoli, Del Dotto, Corradi, Delmiglio, Mantegazza).All. Rossini.
ARBITRO: Aloise di Voghera.
NOTE: spettatori circa un migliaio; ammoniti Drudi, Napoletano, Doria; angoli 2-3; recupero 2’-2’r.

FOTO CLAUDIO CAVALLI

© Copyright 2024 Editoriale Libertà