Quando le notizie nascevano nel piombo: in regalo con Libertà il calendario 2025

13 Dicembre 2024 01:17

Dodici mesi per scoprire il Museo della Stampa di Libertà che sarà presto inaugurato. In regalo oggi con Libertà il tradizionale calendario 2025, con gli scatti di Maurizio Cavalloni e il progetto di Giorgio Milani.

Guardando le immagini per un attimo sembra ti sentore ancora i rumori delle linotype al lavoro, le voci di chi sera dopo sera componeva il giornale – quasi un miracolo – una lotta contro il tempo per farlo uscire nelle edicole l’indomani. Le fotografie hanno questo potenziale: aprire porte su mondi passati.

il progetto di giorgio milani

Dietro il progetto del calendario c’è l’artista Giorgio Milani che ha curato anche l’allestimento del Museo: “L’idea di dedicare i 12 mesi al museo è nata proprio dal fatto che a breve ci sarà l’inaugurazione – spiega Milani – finora le vecchie macchine e gli attrezzi erano esposti, ma non c’erano delle visite organizzate in maniera precisa”.

gli scatti di maurizio cavalloni

Gli scatti di Maurizio Cavalloni delineano un percorso nel tempo e nello spazio: ad aprire il calendario, in gennaio, è uno sguardo sul Museo, con la targa dorata in cui si ricorda Marcello Prati, che con il fratello Ernesto rifondò il giornale nel dopoguerra.

Nello stesso mese, alla casellina del giorno 27, si ricorda il Giorno della Memoria ma anche il compleanno di Libertà che nel 2025 festeggerà i 142 anni.

I mesi di febbraio e marzo mostrano le cassettiere con i caratteri che servivano a realizzare le pagine, mentre ad aprile ecco le tastiere di composizione delle macchine e a maggio i tasti che si alzavano e abbassavano.

Giugno ricorda invece che dietro le macchine c’erano anche degli uomini: e così la foto in bianco e nero di sei “conigliette” di Playboy intente a salire in costume da bagno la scaletta di un aereo arriva nelle case dei piacentini dopo essere stata appesa in bella mostra per qualche decennio su una linotype.

A luglio e agosto ecco i caratteri in legno, ottone e piombo: di diverse dimensioni e altezze, per comporre testi e titoli. Settembre mette in mostra i cliché, che servivano a stampare le immagini: quelli fotografati raccontano di partiti ormai spariti.

Gli ultimi mesi sono quelli delle rotative: a Libertà la Marinoni venne utilizzata fino al 1982, sostituita dalla Goss, in funzione fino al primo maggio 2008.

il viaggio continua

Il viaggio è compiuto: sul calendario dura dodici mesi, nella realtà va avanti da quasi 142 anni e guarda al futuro. Negli anni tante cose sono cambiate: la realizzazione del giornale, da manuale che era, si è spostata nel mondo del digitale, i linotypisti, gli zincografi, i correttori di bozze non ci sono più, insieme a tanti giornalisti che hanno scritto pagine di Libertà. Eppure, basta perdersi un attimo tra le foto, fare silenzio: il ticchettio di chi batte sui caratteri per comporre la pagina (forse un computer?) ancora si sente.

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