Confesercenti Piacenza: un bilancio del 2024 e le prospettive per l’anno che verrà
17 Dicembre 2024 09:00
Tra pochi giorni anche il 2024 arriverà al termine. La fine dell’anno porta a fare bilanci. Lo facciamo con Fabrizio Samuelli, direttore di Confesercenti Piacenza.
Samuelli, che suggestioni ci lascia il 2024?
«Personalmente lo considero l’anno della normalizzazione dopo la paura e le restrizioni del periodo Covid e i successivi anni nei quali ha prevalso la voglia di riappropriarsi della libertà, magari andando anche oltre le possibilità. In tal senso un valido indicatore è la ripresa dei risparmi delle famiglie».
Se parliamo di e-commerce come reagisce?
«È una forma speciale di vendita disciplinata da precise norme. Ed è sicuramente il futuro del nostro settore. È impensabile che oggi un negozio non abbia anche un canale virtuale di vendita».
Le grandi piattaforme però stanno acquisendo fette sempre più importanti di mercato.
«Questo è avvantaggiato da sistemi fiscali iniqui. Allo stesso tempo però non dobbiamo ragionare usando solo questo parametro. Si rischia di farlo diventare un pretesto».
Cosa intende?
«Che la nostra categoria deve capire il consumatore, rendersi conto che tanti modelli di business sono variati, che le esigenze del proprio cliente si sono profondamente modificate. Non cercare di fare l’inverso, avendo la presunzione di modificarne le nuove abitudini».
Un cambiamento profondo, un approccio diverso.
«Come Confesercenti intendiamo accentuare il nostro ruolo di indirizzo per la categoria. Tramite la formazione ed il fluire delle esperienze positive portare a sistema nuovi metodi e azioni per avvicinare clienti e consumatori».
Un impegno gravoso.
«Sì ma indispensabile per il futuro della categoria. Valorizzare l’esperienza dell’acquisto, il servizio, la prossimità sono un elemento basilare».
Arriva il Natale, un periodo di grande importanza per il vostro settore. Quali aspettative avete?
«Certamente il periodo natalizio è caratterizzato dalla corsa ai regali. Siamo fiduciosi. Tra le altre cose le statistiche parlano di un dato straordinario, oltre 51 miliardi di euro per le tredicesime, frutto anche dei recenti rinnovi contrattuali dei dipendenti delle nostre categorie».
A proposito di dipendenti, anche i vostri settori faticano a trovare personale.
«È un fenomeno trasversale ma assurdo. Esiste ancora una fascia di disoccupazione, soprattutto tra i giovani, e dall’altra parte si fatica a reperire personale. Riteniamo vadano rivisti i sistemi di protezione sociale ma soprattutto le norme sui decreti flussi. È un problema serio legato alla demografia e purtroppo siamo già in ritardo».
Un accenno positivo in generale?
«Direi la recente approvazione dei nuovi criteri per valutare le richieste di aperture delle medie strutture di vendita da parte del comune di Piacenza. Un provvedimento innovativo e lungimirante».
Siamo alla fine.
«È il momento per augurare ai nostri collaboratori, agli associati ed a tutti i piacentini un sereno Santo Natale e l’auspicio di un felice anno nuovo».
© Copyright 2024 Editoriale Libertà