Cattolica: il professor Marsan alla Fao per i risultati del progetto Prima scala-medi
17 Dicembre 2024 19:03
A Piacenza l’innovazione incontra la tradizione con i primi risultati di Prima scala-medi, il progetto europeo presentato alla Fao durante la tredicesima sessione dell’ Intergovernmental Technical Working Group on Animal Genetic Resources for Food and Agriculture.
A guidare il progetto è la sede di Piacenza- Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti (DiANA), capofila di un consorzio internazionale composto da cinque università, sette centri di ricerca, quattro associazioni di allevatori, una PMI e una banca genetica, coinvolgendo partner da cinque Paesi: Italia e Francia in Europa, e Algeria, Marocco e Tunisia nel Nord Africa.
L’evento ha riunito delegazioni da oltre cinquanta Paesi, generando un dibattito vivace sui progressi e le prospettive future di questa iniziativa volta a rivoluzionare la sostenibilità degli allevamenti mediterranei.
Focus su razze locali e sostenibilità ambientale
Scala-medi punta a migliorare la qualità e la sostenibilità della produzione ovina e avicola nel bacino del Mediterraneo, valorizzando l’incredibile potenziale adattativo delle razze locali. Attraverso avanzate analisi genetiche ed epigenetiche, il progetto identifica i tratti chiave che permettono agli animali di adattarsi a condizioni climatiche difficili, come temperature elevate e scarse risorse alimentari.
Tra i principali risultati ottenuti finora, la caratterizzazione genetica ed epigenetica di pecore e polli locali in Algeria, Tunisia, Marocco, Italia e Francia; l’identificazione di marcatori genetici associati alla resistenza a stress climatici; lo sviluppo di tecnologie innovative, come sensori avanzati per monitorare salute e benessere degli animali in tempo reale e la creazione di programmi di miglioramento genetico, mirati a rendere le produzioni più resilienti e sostenibili. Questi risultati rappresentano una risposta concreta ai cambiamenti climatici e alle sfide per la sicurezza alimentare nella regione mediterranea.
Ajmone Marsan: “SCALA-MEDI modello globale per l’allevamento sostenibile”
Il professor Paolo Ajmone Marsan, responsabile scientifico del progetto, ha commentato con entusiasmo la presentazione alla Fao: “Essere ospitati dalla Fao è un riconoscimento del valore innovativo e replicabile di Scala-medi. Presentare i nostri risultati a una platea internazionale ci ha permesso di proporre il progetto come modello globale per l’allevamento sostenibile”. Ajmone Marsan ha sottolineato come il progetto integri intelligenza artificiale e genomica avanzata con un approccio partecipativo che coinvolge associazioni di allevatori, ricercatori ed economisti. “L’interesse dimostrato alla Fao e le collaborazioni avviate ci spingono ad ampliare la rete di partner e adattare le nostre metodologie a nuovi contesti. Scala-medi dimostra che tradizione e innovazione possono convivere, offrendo risposte concrete per un’agricoltura più resiliente e sostenibile”, ha concluso.
Un nuovo orizzonte per il Mediterraneo
Prima scala-medi emerge come un modello virtuoso per rispondere alle sfide globali del cambiamento climatico e della sicurezza alimentare. La combinazione di tecnologie avanzate e valorizzazione delle razze locali offre soluzioni concrete per il futuro dell’allevamento mediterraneo, unendo sostenibilità, innovazione e tradizione.
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