Peste suina “sparita”, ma restano le restrizioni: 472 capi abbattuti da inizio anno

18 Dicembre 2024 11:29

Sono 457 i capi abbattuti nel territorio piacentino da inizio anno fino al 9 dicembre scorso attraverso i piani di controllo per combattere le peste suina africana (Psa). A questi  se ne aggiungono altri 15 nell’ultima settimana. L’attività di depopolamento – sostenuta anche dall’apporto di cani senza abilitazione Enci (ora “requisito consigliato ma non obbligatorio”) – è stata svolta con 931 interventi e con l’impiego di 5.212 bioregolatori volontari.

I dati sono stati resi noti durante l’incontro della Cabina di regia per la gestione congiunta dell’emergenza PSA che si è svolto martedì 17 dicembre presso la sala consiliare della Provincia, al quale ha partecipato anche, in collegamento remoto, il Commissario straordinario nazionale Giovanni Filippini.

emergenza in regressione

Una emergenza che, per quanto riguarda la provincia di Piacenza, fa segnalare una importante regressione, perché nessun nuovo caso di cinghiali infetti è stato segnalato dalla scorsa estate: solo alcuni casi negli ultimi 15 giorni in tutta la zona rossa tra la Liguria e il Piemonte. Restano comunqe le restrizioni, sia per gli allevamenti di suini quanto per l’attività venatoria.

“Questo appuntamento – spiega Federico Bonini, consigliere provinciale con delega ad Emergenza Peste Suina, Polizia provinciale, Caccia e pesca – ha rappresentato una preziosa occasione per approfondire la conoscenza del nuovo Commissario straordinario Giovanni Filippini e per illustrargli nei dettagli l’attività della cabina di regia provinciale: momenti come questo sono particolarmente utili per sostenere le realtà piacentine alle prese con la PSA. Come Istituzioni – prosegue Bonini – dobbiamo avere l’obiettivo di mettere nelle migliori condizioni possibili chi è costantemente impegnato nelle attività per affrontare questa emergenza e sostenere chi ha subito pesanti conseguenze economiche. La Provincia, con una nota della presidente Patelli, tornerà a sollecitare formalmente il Commissario straordinario sulla necessità di disporre di maggiori risorse economiche per accompagnare e rendere ancora più efficace l’immenso sforzo delle persone che, notte e giorno, fronteggiano i rischi connessi alla peste suina”.

quattro cluster Psa in Italia

Il Commissario straordinario PSA Giovanni Filippini ha illustrato il contesto della presenza della peste suina africana in Europa e le quattro linee guida della strategia del Piano d’azione – condiviso con la Commissione Europea – attualmente in corso contro i quattro cluster di peste suina in Italia, il più attivo dei quali interessa cinque regioni nell’area del Nord che comprende anche Piacenza: il confinamento fisico della circolazione virale attraverso barriere e recinzioni, anche lungo gli assi autostradali e i viadotti; la definizione di una Zona Cev (ossia di una Zona di Controllo dell’Espansione Virale), al cui interno viene sviluppata una attività di sorveglianza per stabilire dove sia effettivamente presente il virus e agire di conseguenza con attività di depopolamento mirate nelle diverse zone (infette, Zcev e non infette); monitoraggio sia dei suini di allevamento sia della popolazione di cinghiali; misure di biosicurezza dal punto di vista strutturale e gestionale e sensibilizzazione rispetto ad esse.

“Queste azioni – spiega Filippini – si stanno svolgendo attraverso una intensa azione di coordinamento con i territori. In questo senso sono fondamentali le Cabine di regia come quella di Piacenza, perchè rappresentano importanti momenti di condivisione del percorso in essere. È il motivo per cui, anche in questa occasione, insieme alle autorità, agli esperti e ai servizi veterinari ho ringraziato per il loro contributo bioregolatori, allevatori, associazioni di categoria e ogni realtà interessata dal problema: la PSA, infatti, può essere battuta solo attraverso una squadra che agisce in maniera coordinata e armonizzata e che condivide la road map che si sta portando avanti”.

 

 

 

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