Legalità e rispetto delle regole: i carabinieri presentano il bullizzometro
20 Dicembre 2024 12:59
“Hai pensato di farti del male o pensi di non aver via d’uscita”; “Ti costringono a fere cose che non vuoi”; ma anche “Spesso ti fanni dispetti” e “Cercano pretesti per litigare”.
Sono alcuni dei comportamenti sintomo di violenza e bullismo.
Ne hanno parlato i carabinieri agli studenti delle scuole piacentine – l’ultimo incontro in ordine di tempo si è svolto a Bobbio martedì 17 dicembre quando il comandante della compagnia carabinieri di Bobbio, tenente Maurizio Piccione, ha incontratole classi quarta e quinta dell’Istituto Tecnico “San Colombano” – per trasmettere sensibilizzazione e mettere in primo piano l’educazione alla legalità, premessa indispensabile per la crescita professionale e umana delle nuove generazioni. Altri 65 incontri sono in calendario per il 2025 nelle varie scuole piacentine prima della fine dell’anno scolastico.
gli argomenti degli incontri
Il rispetto delle regole in ogni ambito, con particolare attenzione per l’ambiente scolastico, sono le tematiche affrontate negli incontri, oltre ad altri argomenti di forte interesse anche per i ragazzi così giovani, tra le quali l’uso consapevole della rete internet, ma soprattutto il bullismo e il cyberbullismo.
Nelle sue varie forme, fisica, verbale o psicologica, il bullismo è una vera e propria forma di violenza. Con l’avvento di nuove tecnologie, l’evoluzione di questo fenomeno è il così detto cyberbullismo, che viaggia sul web o applicazioni di messaggistica. Attraverso questo canale, si diffondono immagini offensive, minacce o insulti. Cosa fare allora? Innanzitutto la vittima di bullismo non deve vergognarsi: non è colpa sua. Non deve isolarsi, non deve aver paura di andare a scuola. Anzi farebbe bene a parlare in famiglia, insegnanti o comunque a persone di fiducia.
il “Bullizzometro”
Sull’argomento, il tenente Piccione, ha mostrato e spiegato agli studenti che sul sito www.carabinieri.it è possibile inoltre effettuare e scaricare il “Bullizzometro”.
E’ un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Ra.C.I.S. (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), per rilevare segnali del livello di violenza subita. Rivolto principalmente ai giovani, questo strumento aiuta a identificare comportamenti associati al bullismo e cyberbullismo. Elenca azioni come: aggressioni fisiche, minacce, esclusione dal gruppo, diffusione non consensuale di foto o video. Lo strumento offre anche consigli su come reagire ed è fondamentale per aumentare la consapevolezza sui comportamenti abusivi e incoraggiare le vittime a riconoscere la propria situazione.
E’ importante sottolineare che questo test non sostituisce il supporto professionale, ma rappresenta un primo passo verso la ricerca di aiuto.
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