Pietra d’inciampo a Piacenza al civico 64 di via Cavour per Luigi Alberto Broglio

20 Dicembre 2024 14:11

Una pietra d’inciampo – in memoria di Luigi Alberto Broglio, deportato politico al campo di Fossoli da cui fu prelevato per essere fucilato, il 12 luglio 1944, da un commando nazista nel poligono di tiro di Cibeno, nel Carpigiano – è stata posata venerdì 20 dicembre al civico 64 di via Cavour a Piacenza.

La posa della pietra, la terza in città dopo quelle dedicate a Enrico Ricchetti e Francesco Daveri, rientra nell’ambito del progetto che Fondazione Fossoli e Aned – Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti hanno avviato nell’80° anniversario dell’eccidio, per “riportare a casa” i 67 Martiri di Cibeno che furono vittima, quel giorno, dell’esecuzione di massa.

Per il tributo alla memoria di Luigi Alberto Broglio sono intervenuti l’assessora alla Cultura della Memoria Serena Groppelli, il prefetto Paolo Ponta, Elena Ostelli in rappresentanza di Aned e Fondazione Fossoli, la nipote di Broglio Cristina Zanelli, accompagnata dai familiari Giulio Zanelli, Davide e Alberto Broglio, nonché, con la docente Marisa Cogliati responsabile dell’iniziativa, cinque ex studenti del liceo Gioia – istituto da cui Luigi Alberto era stato espulso nel 1941 perché autore di una scritta che denunciava l’autoritarismo imperante nella scuola sotto il regime fascista – che l’anno scorso avevano curato un approfondimento sulla figura del giovane partigiano Nataniele (questo il suo nome di battaglia): Francesco Archilli, Francesco Fagioli, Alex Bruno Migliorini, Alessandra Infantino e Riccardo Pellizzari.

La benedizione e un momento di preghiera sono stati affidati a don Federico Tagliaferri.

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