Evenfall: un’avvincente sfida a base di streghe tra magia e strategia

Opera prima di un designer italiano, questo gioco ha saputo conquistare i favori di appassionati da tutto il mondo

È un periodo di grandi tumulti nel regno della magia. I quattro più potenti clan di streghe sono in aperto conflitto per conquistare il Trono Magico vacante e diventare così la forza occulta che guiderà il mondo verso una nuova era.

Questo breve antefatto narrato in poche righe sul manuale del gioco, introduce all’affascinante ambientazione di Evenfall, fatta di rituali magici, potenti artefatti, famigli e, ovviamente, streghe e stregoni. Ma più che le parole, sono le splendide illustrazioni del gioco a definire un’atmosfera sospesa tra l’esoterico e l’onirico, capace di evocare un universo carico di misticismo senza tuttavia scivolare in toni cupi o inquietanti.

All’inizio di ogni partita, che coinvolge da 2 a 4 giocatori, ciascun partecipante sceglie il proprio clan magico e decide se giocare una partita base, con schede dalle caratteristiche uguali per tutti, oppure una avanzata, in cui ogni fazione possiede abilità uniche.

Qualunque sia la scelta, la meccanica di base rimane invariata. Al centro del tavolo vengono disposte tre Regioni: i Laghi del Nord, le Montagne Centrali e i Pendii del Sud, a ciascuna delle quali sono associate casualmente quattro carte chiamate Luoghi di Potere.

Ogni partita a Evenfall si articola in tre round, durante i quali i giocatori conquistano i suddetti luoghi di potere, attivano potenti rituali, arruolano specialisti della magia, aggiungono membri del consiglio e si danno battaglia nelle Regioni in cui hanno posizionato le proprie pedine.

Tutte queste azioni si svolgono tramite una meccanica mista: la conquista dei Luoghi di Potere avviene piazzando le proprie streghe nelle Regioni, riprendendo lo stile di gioco tipico del “piazzamento lavoratori”, mentre la costruzione del motore di gioco, che genera punti e risorse, si basa sull’uso strategico di carte multifunzione in grado di creare sinergie tra loro.

Ogni turno di Evenfall pone il giocatore di fronte a un’ampia gamma di scelte, tra cui spicca quella più particolare: decidere se spostare i propri Luoghi di Potere dal Cerchio Esterno al Cerchio Interno. Nel primo le carte producono preziose risorse, mentre nel secondo generano punti vittoria; capire il momento giusto per effettuare questa transizione può essere cruciale per la vittoria. Il tempismo si rivela importante anche per molte altre azioni, come il rivendicare i Luoghi di Potere o attivare il segnalino clan per raccogliere risorse, e così al tavolo si respira sempre una certa tensione mentre si osservano le mosse degli avversari nella speranza che non intralcino i propri piani.

L’interazione tra i giocatori raggiunge il culmine in una specifica fase del round che prevede la risoluzione delle battaglie nelle Regioni in cui sono presenti streghe di colori diversi. Questi scontri non sono distruttivi, ovvero non si eliminano i pezzi avversari, ma servono a determinare chi otterrà le preziose Pietre del Potere, capaci di raddoppiare alcuni punteggi a fine partita. Lo scontro si risolve calcolando una Forza Magica, data dalla somma della risorsa Mana spesa più il numero di streghe presenti nel luogo. Anche in caso di sconfitta, è possibile ottenere premi secondari in base alla propria Forza Magica, ren-dendo questa fase meno punitiva.

Man mano che la partita avanza, le opzioni si moltiplicano: se nelle prime fasi le scelte sono limitate, mossa dopo mossa si aprono nuove aree in cui piazzare le proprie pedine. Riuscire a concatenare le azioni nel modo più efficiente possibile fa sentire il giocatore particolarmente appagato, oltre a permettergli di generare molte risorse e punti.

Evenfall riesce a unire meccaniche note con trovate originali e fornisce un’importante varietà di decisioni da prendere a ogni turno; questo lo rende particolarmente adatto ai giocatori più esperti e appassionati, capaci di assorbire più rapidamente le sue regole e apprezzarne le finezze. Malgrado la sua apparente complessità iniziale, Evenfall ha però un flusso di gioco piuttosto intuitivo che potrebbe comunque appassionare anche giocatori alle prime armi. Chi avrà la pazienza di esplorarne il potenziale, sarà premiato con un’esperienza di gioco stimolante, avvincente e capace di lasciare a fine partita la voglia di provarci ancora, pensando che «la prossima volta andrà meglio».

di Carlo Chericoni

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