Sinner, Calcio Napoli e Rai sono le pagine più visitate su Wikipedia nel 2024
Il tennista ha all’attivo 5.023.355 visite, la società sportiva partenopea 2.863.957 e l’emittente nazionale 2.400.763
Il 2024 sta volgendo al termine e come ogni fine anno è giunto il momento di fare i classici bilanci. Tra le tante classifiche che vengono stilate annualmente, c’è anche quella redatta da Wikipedia, con cui gli autori della piattaforma elencano quelle che sono state le pagine più visitate dagli internauti negli ultimi 365 giorni – o meglio, 366 dal momento che il 2024 è stato un anno bisestile.
L’articolo – che è stato pubblicato appena qualche giorno fa dalla celebre enciclopedia online, relativo ai dati di ricerca italiani acquisiti fino al 30 novembre 2024 – ha già i suoi vincitori; e non sorprenderà scoprire che a dominare la classifica nazionale è il campione di tennis Jannik Sinner. Con all’attivo 5.023.355 visite, il tennista alto-atesino – vincitore quest’anno di svariate competizioni, tra cui l’Australian Open e lo US Open, oltre a cinque diversi tornei ATP e le ATP Finals e, non ultimo, la seconda vittoria consecutiva in Coppa Davis – è stato eletto la “pagina più ricercata” su Wikipedia Italia. In realtà, Sinner è già stato in passato una presenza fissa delle classifiche dell’enciclopedia digitale, guadagnandosi anche il titolo di voce più letta nei primi sei mesi dell’anno. Come si legge nell’articolo, «il tennista italiano ha consolidato ulteriormente il proprio vantaggio su tutte le altre pagine e (stra)vinto anche in questo caso: un successo “piccolo”, rispetto a quelli sul campo, ma che riflette bene il 2024 eccezionale dell’altoatesino, capace di diventare il nuovo numero uno del ranking ATP».
In seconda posizione e con 2.863.957 visite, si posiziona, invece, la Società Sportiva Calcio Napoli. Dopo aver conquistato lo Scudetto nella stagione 20222023, la squadra partenopea ha fatto incetta di visite principalmente per la sua poco brillante performance nella stagione successiva, che l’ha portata al decimo posto nella classifica del Campionato di Serie A e a mancare la qualificazione alle coppe europee per la prima volta dopo 14 anni. Le sorti, per il momento, sembrano decisamente più favorevoli, anche grazie all’arrivo del nuovo commissario tecnico Antonio Conte, ma è ancora presto per poter fare pronostici.
Complice il settantesimo anniversario della nascita della televisione italiana e il centenario della radio, la Rai è schizzata al terzo posto nella classifica delle pagine più visitate di Wikipedia con ben 2.400.763 visite. L’emittente nazionale – che ha inaugurato le trasmissioni televisive il 3 gennaio 1954 e quelle radiofoniche, sotto la sigla Unione radiofonica italiana nel 1924 – si è conquistata la medaglia di bronzo. Non solo; sono diversi i motivi per cui la pagina della Rai ha ricevuto così tanti contatti: in primo luogo, il grande successo dell’ultimo Festival di Sanremo condotto da Amadeus, che è riuscito a conquistare una media del 65,44% di share, a cui seguono altri traguardi importanti raggiunti dalla serie tv “Mare fuori” o il talk show “Belve”, condotto dalla giornalista Francesca Fagnani. Non sono mancati episodi negativi, come gli scontri durante le proteste davanti alle sedi di Torino e Napoli (in reazione alle posizioni assunte dalla dirigenza Rai sulla guerra nella Striscia di Gaza) e le denunce pubbliche di censura e interferenze politiche da parte del sin-dacato Usigrai. E poi gli addii, tra cui quello di Amadeus – che è approdato al canale Nove, dopo una lunga contrattazione – o l’ex presidente Marinella Soldi, assunta dalla BBC. Insomma, nonostante la sua lunga storia, la RAI si attesta ancora come avente «un ruolo centrale nel dibattito e nella vita quotidiana di molti italiani», come si legge su Wikipedia.
Proseguendo nella classifica verso il basso, abbiamo al quarto e al quinto posto rispettivamente Facebook (2.280.076 visite) – principalmente per Mark Zuckerberg, coinvolto nelle indagini della Commissione Europea sulla concorrenza nel mercato digitale – e Italia (2.018.285 visite) – quest’ultima, principalmente in concomitanza con ricorrenze nazionali come la feste della Liberazione (25 aprile) e quella della Repubblica (2 giugno), o ancora le elezioni europee e regionali. Si prosegue con il cantante Mango (1.941.212 visite) e la figlia, anch’essa interprete, Angelina Mango (1.870.711 visite), quest’ultima in occasione della sua vittoria alla 74^ edizione del Festival di Sanremo; seguono Campionato europeo di calcio 2024 (1.781.970 visite) e Omicidio di Elisa Claps (1.696.558 visite), quest’ultimo tornato al centro del dibattito pubblico a seguito della pubblicazione del documentario “Dove Nessuno Guarda” (realizzato da Pablo Trincia e prodotto da Sky Italia), inizialmente pubblicato sotto forma di podcast su Chora Media, e della miniserie televisiva “Per Elisa – Il caso Claps” (diretta da Marco Pontecorvo), trasmessa su Rai 1 e disponibile su Netflix. Chiude la classifica di fine anno “Povere Creature!” con 1.694.016 visite, la pellicola surreale del regista greco Yorgos Lanthimos, adattamento dell’omonimo romanzo pubblicato nel 1992 dall’autore scozzese Alasdair Gray. Appena fuori dal podio, ci sono la cantante Annalisa (1.651.904), il campione di calcio Cristiano Ronaldo (1.617.151), la campionessa di tennis Jasmine Paolini (1.551.180), i fratelli Lyle ed Erik Menéndez (1.536.791, in soli due mesi grazie alla nuova serie tv di Netflix “Menéndez”), Juventus Football Club (1.524.324) e il rapper Ghali (1.457.279).
di Fabrizia Malgieri
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