Rizzoli: via alle attività chirurgiche all’ospedale di Castel San Giovanni

13 Gennaio 2025 13:34

In questi giorni l’Istituto ortopedico Rizzoli comincerà ufficialmente le sue attività di degenza e di sala operatoria all’ospedale di Castel San Giovanni.

Nella fase iniziale, si comincerà con interventi di protesi all’anca, seguiranno sedute dedicate a piedi, caviglie, ginocchia, mani e polsi.

paola bardasi: “il presidio della val tidone sarà un polo di chirurgia elettiva”

La direttrice generale Paola Bardasi si è dichiarata molto soddisfatta per questo significativo passo in avanti: “Stiamo lavorando in maniera concreta e fattiva al progetto di collaborazione tra l’Ausl di Piacenza e i suoi professionisti, ortopedici, anestesisti, fisiatri e personale di assistenza e l’Irccs Rizzoli per consolidare la vocazione del presidio della Val Tidone a polo di chirurgia elettiva con particolare attenzione all’ortopedia. Non è una novità in assoluto, quanto più una conferma e un’evoluzione di una sinergia che lega da tempo i nostri sanitari con il team del centro bolognese. Già da oltre un decennio, infatti, Piacenza collabora con il Rizzoli che opera nei nostri ospedali, per alcune competenze specialistiche di alto livello come l’Ortopedia pediatrica e l’Ortopedia oncologica per le quali l’Istituto è riferimento regionale. Oggi siamo in grado di sviluppare ulteriormente questa alleanza in un ambito chiave come quello ortopedico di elezione. I nostri professionisti anestesisti guidati da Ruggero Massimo Corso, direttore del dipartimento di Terapie intensive, anestesiologia e terapia del dolore, i medici specialisti ospedalieri con funzione consulenziale e il personale di comparto sotto il coordinamento di Michela Sanseveri, opereranno al fianco e in sinergia con gli ortopedici e i fisiatri bolognesi diretti da Cesare Faldini, direttore di Clinica ortopedica e Traumatologica I. Questa nuova opportunità – continuala direttrice generale Paola Bardasi – rappresenta il completamento di un sistema aziendale già virtuoso nel trattamento della traumatologia e della ortogeriatria, nonché nelle patologie urgenti ed elettive del presidio di Piacenza, sotto la direzione di Pietro Maniscalco, direttore di Ortopedia e traumatologia Piacenza”.

anselmo campagna: “noi del rizzoli vogliamo coniugare eccellenza e prossimità”

Il direttore generale dell’Istituto Rizzoli, Anselmo Campagna, ha parlato di un progetto di ricerca condiviso con l’ospedale e che sarà di massimo valore per la comunità: “È passato un anno da quando abbiamo annunciato la firma dell’accordo per l’ospedale di Castel San Giovanni. Un anno nel quale decine di professionisti delle due aziende sanitarie, impegnati nei tanti diversi settori necessari a far funzionare un ospedale ogni giorno, si sono confrontati per dare forma operativa ed efficiente a questa idea di collaborazione. L’abbiamo via via strutturata, col passaggio fondamentale delle visite ambulatoriali, primo momento di contatto concreto con la cittadinanza, e oggi siamo pronti a partire con quello che è elemento cruciale in gran parte del percorso di cura in ortopedia, l’attività chirurgica. Partiamo, ancora e sempre con l’approccio che ci caratterizza come Irccs: siamo un ospedale di ricerca e il principio della sperimentazione continua verso il miglioramento è applicato in tutto il nostro agire, non solo nei laboratori della sede bolognese, non solo nei progetti di ricerca internazionali di cui siamo coordinatori, ma anche nella progettazione dei nostri modelli organizzativi. Per questo ringrazio il territorio della Val Tidone, i suoi amministratori, i suoi cittadini e le sue cittadine, oltre naturalmente alla dirigenza e a tutto il personale dell’Azienda Usl di Piacenza, per la fiducia accordataci; è nostra ferma intenzione costruire insieme una opportunità di cura che coniughi eccellenza e prossimità, con gli aggiustamenti in itinere che ogni progetto di ricerca per l’innovazione richiede, ma con la certezza di un obiettivo condiviso e di massimo valore per la comunità.”

l’assessore massimo fabi: “queste buone pratiche per la collettività portano l’eccellenza delle cure vicino casa e senza sprechi”

“Un bel progetto che parla di sanità pubblica e universalistica al servizio delle cittadine e dei cittadini. Il potenziamento della collaborazione tra Ausl di Piacenza e Irccs Rizzoli di Bologna – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi – è un esempio virtuoso di buone pratiche per la collettività che porta l’eccellenza delle cure vicino a casa, senza sprechi. Questo per noi rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio capace di mettere in dialogo le migliori risorse professionali delle aziende sanitarie e ospedaliere universitarie dei singoli territori con l’obiettivo di rafforzare l’intera rete del servizio sanitario regionale. Auguriamo quindi buon lavoro a tutti i professionisti e gli operatori che col loro impegno, ne siamo certi, sapranno rispondere al meglio ai bisogni della cittadinanza”.

L’avvio della nuova organizzazione

I pazienti sono ricoverati nel reparto di degenza collocato al primo piano del blocco A riservato esclusivamente ai degenti del Rizzoli. I professionisti operano in una sala operatoria dedicata e possono contare anche su una palestra riabilitativa dedicata.
I pazienti sono chiamati sulla base della lista d’attesa elaborata dai professionisti di Bologna che, dall’estate a oggi, hanno svolto visite ambulatoriali nel presidio della Val Tidone: attualmente sono una quarantina i pazienti che hanno già fatto il prericovero e quindi sono pronti per essere operati.
Le sedute operatorie programmate, che saranno incrementate gradualmente, si svolgeranno da lunedì a venerdì, per lo più al mattino. Successivamente potranno essere ampliate anche ad alcune fasce pomeridiane.
Contemporaneamente prosegue l’attività ambulatoriale, con nuove visite, attività di prericovero e controlli post intervento.
Per avviare il progetto, l’Ausl, ha previsto un progressivo incremento delle risorse a partire dall’organico assistenziale: sono trenta i professionisti, tra infermieri, fisioterapisti e operatori socio sanitari già operativi.
Il personale ha svolto formazione in aula e sul campo con i colleghi di Bologna ponendo particolare enfasi sulla attività di sala operatoria e sull’assistenza in degenza, favorendo lo scambio di buone pratiche e il miglioramento delle competenze clinico-assistenziali. Questi operatori, così come il team di anestesisti, affiancheranno agli ortopedici bolognesi: sei o sette medici in tutto tra sala operatoria, visite ambulatoriali di accesso e controllo e degenza.

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