Alzheimer: non solo memoria. A “Star bene” i nuovi trattamenti
16 Gennaio 2025 11:35
C’è una malattia che, nelle forme gravi, si prende tutto: i ricordi, i pensieri, le capacità intellettuali. Così un giorno, chi ne è colpito, potrebbe non ricordare il proprio nome, l’indirizzo di casa o non riconoscere i propri cari. Questa malattia si chiama morbo di Alzheimer. Che non è solo un problema di memoria che si affievolisce ma colpisce la persona nella sua totalità impattando profondamente sulla sua vita. Se ne parla questa sera alle 21.00 su Telelibertà nella trasmissione “Star bene” ideata e condotta dalla giornalista Marzia Foletti. In studio si confronteranno il direttore scientifico e oncologo Luigi Cavanna, Paolo Immovilli, direttore della Neurologia di Piacenza e Giuseppe Rocca, neuropsicologo dell’Ausl di Piacenza.
Nel mondo si stima che oltre 47 milioni di persone siano affette da questa patologia, con circa 600mila casi solo in Italia. Al momento, non esiste una cura definitiva, ma esistono farmaci che rallentano il declino cognitivo nelle fasi iniziali. La ricerca fa passi in avanti e si stanno affacciando nuovi trattamenti come possibili soluzioni per combattere le cause alla radice della malattia. Recenti studi suggeriscono approcci innovativi come una piattaforma di editing genetico. In parallelo, si fanno progressi sulla diagnosi precoce. Studi condotti da alcuni ricercatori cinesi hanno evidenziato che i segnali dell’Alzheimer possono manifestarsi fino a 18 anni prima che i sintomi diventino evidenti. Con un semplice esame del sangue, in futuro, si potrebbe individuare la malattia con largo anticipo.
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