Curarsi anche con la musica: 10 concerti tra i pazienti con l’iniziativa Stelle sonanti

15 Gennaio 2025 16:38

Offrire un’esperienza di sollievo e benessere ai pazienti e utenti dei servizi sanitari, ai loro familiari e ai professionisti, sfruttando il potere terapeutico e trasformativo della musica.

È stato battezzato con il suggestivo nome di “Stelle sonanti” l’inedito viaggio promosso dall’Ausl di Piacenza e dall’associazione Amici della Lirica di Piacenza in collaborazione con l’Orchestra Dedicata di Parma, Banca di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano con l’obiettivo di promuovere concerti con continuità nei luoghi di cura di tutta la provincia.

Nel corso del 2025 sono stati programmati 10 concerti. Il viaggio comincia in Oncologia, il 20 gennaio, e prosegue  all’ospedale di Fiorenzuola nel padiglione dedicato alla Medicina riabilitativa, per toccare poi Villa Speranza e i servizi dedicati alla Residenza psichiatrica e trattamento intensivo.

Nel corso dell’anno si toccheranno altri luoghi di cura della città e della provincia: il parco della Salute di Borgonovo, il giardino della nuova Casa Lilla e del day hospital di Ematologia, l’atrio dell’ospedale Grande (Medicine) di Piacenza, la Pediatria e la Dialisi. L’anno si concluderà con uno speciale concerto di Natale per tutti i degenti dell’ospedale del capoluogo. Ogni concerto sarà dedicato a una stella, il cui nome sarà accompagnato da un aggettivo che ne esprime il carattere e richiama l’effetto desiderato. Per esempio, il primo appuntamento, Sirio Illuminante, previsto per il 20 gennaio, aprirà il ciclo con un programma musicale che evoca luce e speranza.

Ogni evento si concluderà con un momento intitolato “Effetto con passione”, in cui un paziente, un familiare o un professionista sanitario condividerà una riflessione sul messaggio emotivo suscitato dalla musica, unendo la luce simbolica delle stelle alla potenza delle sonorità musicali.

“Le linee di mandato presentate nei giorni scorsi dal presidente Michele De Pascale – osserva Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza – ci invitano a mettere il paziente e il suo percorso di cura sempre più al centro della nostra attività, privilegiando una risposta integrata ai suoi bisogni di salute. Ciò prevede il superamento di ogni logica squisitamente prestazionale, l’umanizzazione e la personalizzazione della cura, la gentilezza delle relazioni. La musica negli spazi riservati alla cura non è una novità. Questa Azienda, in passato, aveva strutturato il percorso denominato OspedArte, aperto all’intero spettro artistico. Di recente abbiamo organizzato alcuni concerti nel periodo natalizio. Questi eventi non sono solo un’opportunità per godere della bellezza della musica, ma rappresentano un passo concreto verso un modello di cura più umano, più vicino ai bisogni delle persone. La musica, da sempre, è un linguaggio universale capace di alleviare l’ansia e il dolore, e di restituire speranza anche nei momenti più difficili. Crediamo che l’umanizzazione delle cure sia una componente essenziale della nostra missione. Questo significa andare oltre il semplice trattamento delle malattie, per prenderci cura delle persone nella loro totalità, non solo del sintomo o del corpo. Studi scientifici hanno dimostrato che la musica ha effetti positivi sul benessere psicofisico, riducendo lo stress, migliorando l’umore e persino accelerando i processi di guarigione. Ma non è solo una questione di numeri e di evidenze: è un’esperienza che crea connessione, che trasforma i luoghi di cura in spazi di vita, dove la bellezza può diventare una compagna di viaggio anche nelle situazioni più complesse”.

Un progetto che non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di tutti i partner, a partire dagli Amici della Lirica, rappresentati per l’occasione dalla direttrice Giuliana Biagiotti: “È una rassegna che ruota attorno alle stelle e ci permette di recuperare una vecchia tradizione della nostra associazione, quella di organizzare eventi di valore sociale. Il Covid ha dato uno stop a questo tipo di iniziative, ora stiamo ripartendo con la musica che entra nei luoghi di cura. Per i pazienti, i loro familiari, ma anche per il personale. Grazie quindi a chi ci sostiene con costante convinzione ed entusiasmo. Speriamo che Stelle sonanti sia quella piccola luce che, accendendosi ogni mese, possa donare qualcosa – emozioni, sorrisi – a chi purtroppo vive un momento di buio”.

IL SERVIZIO DI GABRIELE FARAVELLI

 

© Copyright 2025 Editoriale Libertà