“Buontempo” è realtà: dalla comunità al mondo del lavoro nel ristorante solidale

01 Marzo 2025 10:27

I più contenti sono loro. Momo, Omar e Jacqueline si muovono fra la cucina e la sala, attenti ai fornelli, a togliere e mettere vassoi, portare bottiglie piene sulle tavole del buffet e su quelle che a breve saranno riempite di gente. Dimostrano imbarazzo quando si chiede loro di raccontare cosa significhi avere “Buontempo”.

“Buontempo” a prima vista potrebbe essere solo un ristorante e una pizzeria messi in piedi là a Pittolo – dove un tempo c’era una nota gastronomia – da due cooperative, Kairos e Dabòn: così è apparso, 150 persone intente a sorridere, ad applaudire al taglio del nastro che ha visto partecipare anche la sindaca Katia Tarasconi e praticamente tutta la giunta.

dalla comunità al mondo del lavoro

Ma “Buontempo” è qualcosa di diverso rispetto a un pubblico esercizio, è molto di più: è una promessa fatta a tre ragazzi neomaggiorenni che alle spalle hanno un percorso di comunità o un soggiorno in appartamento pre-autonomia o un passato da minore straniero non accompagnato. Il presente invece è quello dell’apprendimento di un lavoro e di una quotidianità che rappresenta l’autonomia, il diventare adulti: un “buon tempo” appunto.

La conferma arriva anche dalla presidente di Dabòn Alessandra Tibollo: “Abbiamo raggiunto un primo obiettivo – spiega – è stato faticoso, ma siamo contenti: l’idea è nata da Kairos per aiutare i ragazzi che alle spalle hanno una fragilità nell’entrare nel mondo del lavoro”. Non saranno gli unici: l’esperienza prevede un ricambio continuo, in modo che i ragazzi, una volta fatta propria l’esperienza, possano spiccare il volo da soli. E lasciare spazio – e “Buontempo” – a chi ne abbia bisogno.

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