Elezioni, la mappa politica dei 34 comuni piacentini al voto
22 Maggio 2014 11:59
Ottantanove aspiranti sindaci per trentaquattro municipi. Più di mille candidati al ruolo di consigliere. Queste elezioni sono connotate da una forte frammentazione del panorama politico piacentino in più liste, la stragrande maggioranza delle quali civiche e trasversali nelle aree politiche. Come noto, nelle elezioni amministrative non affiora, come accade invece per le altre elezioni, la connotazione strettamente politica di un territorio, come dimostra ad esempio il caso dei Comuni che alle politiche votano centrodestra e, invece, alle comunali eleggono un sindaco di centrosinistra, o viceversa.
LA NUOVA PROVINCIA. In ogni caso, quella del 25 maggio, per il territorio piacentino, sarà una prova d’esame decisamente significativa: sia perché riguarderà 34 comuni su 48, quindi il 70 per cento della popolazione, sia perché i futuri sindaci costituiranno l’assemblea della nuova Provincia. Pochissimi i simboli di partito riconoscibili nei loghi, a parte la Lega Nord, presente a Rivergaro con un suo candidato e ad Alseno insieme a Fratelli d’Italia, e il Movimento 5 Stelle, che corre invece in tre Comuni, cioè Podenzano, San Giorgio e Caorso.
MAPPA POLITICA. Se in Valtrebbia (quattordici comuni al voto, Gossolengo, Rivergaro, Travo, Coli, Cerignale, Bobbio, Zerba, Cortebrugnatella, Ottone, Calendasco, Gragnano, Gazzola, Sarmato, Piozzano) e in Valnure (cinque comuni al voto, Farini, Podenzano, Pontedellolio, San Giorgio, Vigolzone), l’orientamento attuale gravita più nel centrosinistra, che tiene attualmente in pugno almeno dodici amministrazioni sulle 19 chiamate al voto, in Valdarda (Alseno, Castellarquato, Lugagnano, Vernasca, Morfasso), in Valtidone (Caminata, Pianello, Castelsangiovanni, Pecorara, Nibbiano, Ziano) e nella Bassa (tre al voto, Besenzone, San Pietro in Cerro, Caorso) l’elettorato ha nel 2009 premiato il centrodestra, che oggi governa dieci amministrazioni sulle restanti alle urne a maggio.
AFFLUENZA. Nelle elezioni amministrative del 2009, alle Comunali era stata registrata un’affluenza complessiva del 77,16 per cento, contro il 78,94 delle precedenti consultazioni (con un calo quindi del 1,78). I dati delle elezioni in alcuni Comuni del Piacentino al voto nel 2011, nel 2012 e nel 2013 hanno confermato il crescente astensionismo, lasciando poco sperare in un recupero di appeal tra gli elettori nel 2014. Ricordiamo alcuni casi. Affluenza in giù nel 2011, quando il centrosinistra perse Rottofreno e Agazzano, mantenendo però Fiorenzuola e conquistando Gropparello, mentre il centrodestra, oltre a piantare bandiera a Rottofreno, conservò Borgonovo e Cortemaggiore; Cadeo dal Pdl si passò a un’amministrazione leghista. Nel 2012, a Piacenza votò il 65,42 per cento degli aventi diritto, oltre 12 punti in meno dal 2007, mentre a Bettola votò il 63,87 per cento (66,21 nel 2007), a Carpaneto il 70,52 (77,83), a Monticelli 66,37 (76,93) e Villanova il 77,45 (79,61).
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