Ikea, ingressi bloccati dalla protesta. Magazzini chiusi, lavoratori a casa
28 Giugno 2014 09:41
Cancelli bloccati, camion e dipendenti fuori, due magazzini chiusi: è l’esito dell’ennesima giornata di protesta da parte dei Si Cobas di fronte allo stabilimento Ikea di Le Mose.
Un copione già visto, andato in scena più volte anche nei giorni scorsi, ma con conseguenze meno pesanti: oggi, come già accaduto il 7 maggio, la multinazionale svedese ha deciso di sospendere l’attività. In questo caso il danno è ancora più grave, visto che è stata fermata la produzione di ben due depositi e sono stati rimandati a casa 150 lavoratori.
Il sit in è iniziato all’alba: il gruppo dei manifestanti, in tutto un’ottantina di persone, ha occupato gli ingressi dei depositi 1 e 2. Alla base dell’agitazione, sostenuta anche da iscritti ai Si Cobas in arrivo da fuori provincia e dai gruppi dei centri sociali di Modena e Bologna, il licenziamento di 24 facchini della cooperativa San Martino, accusati di aver occupato abusivamente un intero reparto dello stabilimento.
L’obiettivo dei contestatori è il reintegro dei soci-lavoratori colpiti dal provvedimento. Mercoledì nuova benzina ha alimentato il fuoco della protesta: il presidio dei Si Cobas è stato colpito da un raid, messo in atto da un gruppo di persone, a detta dei manifestanti, capitanate da un dipendente dell’azienda: tra i due fronti sono volate parole grosse, poi cartelli e striscioni sono stati distrutti. Un’azione che ha inasprito i toni della protesta, come dimostrano i blocchi ai cancelli di questa mattina. Non solo: a pagarne le spese sono stati anche i lavoratori della cooperativa Sigma, che per la prima volta si sono visti sbarrare l’entrata. Resta da capire come la multinazionale reagirà a questa nuova ondata di opposizioni.
Il Comune di Piacenza, per voce del sindaco Paolo Dosi, già chiamato a esprimersi sulla vicenda dalle varie parti in causa, ha ribadito di non essere disponibile a sedersi al tavolo delle trattative con chi, in tempi di crisi, impedisce ai cittadini l’accesso al lavoro. Dosi ha aggiunto che “se queste manifestazioni hanno una paternità politica che convive all’interno della maggioranza, occorrerà arrivare a un chiarimento in tempi molto brevi”.
Palazzo Mercanti resta in contatto con Ikea e le forze dell’ordine, per valutare i prossimi passi.
Notizia delle 9 – Cancelli bloccati questa mattina al deposito Ikea di Le Mose, dove i Si Cobas, come già accaduto nei giorni scorsi, sono tornati a protestare per il licenziamento di 24 soci lavoratori, occupando i vari ingressi del deposito e impedendo l’accesso a camion e lavoratori nell’azienda. Presente anche un gruppo di attivisti dei centri sociali di Modena e Bologna. In tutto sono presenti un’ottantina i manifestanti. Ikea ha quindi deciso di chiudere i magazzini e i dipendenti, 150 persone, sono stati rimandati a casa. Il sit in continua anche in queste ore, presidiato dalle forze dell’ordine.
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