Qualità della vita, Piacenza 12esima, sale di 4 posizioni
26 Novembre 2012 09:17
Come ogni anno, il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, ha pubblicato l’indagine sulla qualità della vita. Nel confronto tra le province italiane sulla vivibilità, Piacenza risulta al 12° posto, in netto miglioramento rispetto al 2011 in cui risultava in sedicesima posizione. A vincere la particolare classifica è Bolzano (l’anno scorso seconda), seguita da Siena e Trento. Scivola di dieci posizioni Bologna che dal primo posto dell’anno scorso si ritrova ora decima. Piacenza vince la graduatoria della quarta tappa riguardante la “Popolazione” e in particolare in due suoi valori, il minor numero di coppie in crisi con il 23,89 divorzi e separazioni ogni 10.000 famiglie e la variazione positiva della quota giovanile nell’arco del decennio sul totale della popolazione.
Veniamo alle classifiche per area. Nel “Tenore di vita” è Milano ad aggiudicarsi il primo posto. Piacenza risulta al tredicesimo posto, diviso con Torino e Biella. Nella particolare classifica viene tenuto conto del Pil cittadino (Piacenza 24a), dei risparmi (12a), delle pensioni (30a), dei consumi privati (20a), dell’inflazione (31a) e del costo dell’abitazione (78a con un costo medio di 2.450 € al mq).
La seconda tappa riguarda “Affari e lavoro”. Nella classifica generale, guidata da Cuneo, Piacenza risulta in 25a posizione. I vari dati utilizzati per stilare questa classifica riguardano lo spirito d’iniziativa (Piacenza 38a), la propensione a investire (solo 65a), i prestiti non onorati (35a), l’export (30a), per il tasso di disoccupazione (15a) e per gli imprenditori under 30 (24a).
Nei “Servizi e ambiente” spiccano le province emiliane: Bologna prima, Ravenna terza, Reggio Emilia settima, Parma ottava, ma bisogna scorrere fino alla 45a posizione per trovare Piacenza. I dati tengono conto della connessione veloce (Piacenza è solamente alla 70a posizione), della pagella ecologica (32a), del clima (96a), del tasso di emigrazione ospedaliera (Piacenza al 96° posto con un alto 17.02%), della presenza di strutture comunali per i più piccoli (15° posto) e della velocità della giustizia (30° posto).
Primo posto per Piacenza, come detto, nella classifica sulla qualità riguardante la popolazione. Oltre a conquistare il vertice per tenuta delle famiglie e per l’incidenza dei giovani, sale sul podio come numero di stranieri regolari (terza), meno bene per la natalità (solo 68° posto) e per investimento in formazione (53a). Trentatreesima nella classifica per la densità demografica.
Per l’area tematica riguardanti i “Reati”, Piacenza al 43° posto con un miglior risultato rispetto all’anno scorso. Male per quanto riguarda la microcriminalità e rapine (87a), per gli appartamenti svaligiati (77a), per i furti d’auto (61a), buono il dato sulle estorsioni (ottava con 3,82 per 100mila abitanti), sulle truffe e frodi informatiche (14a) e sulla variazione del trend riguardante i delitti (83a).
Ultima tappa riguardante il “Tempo libero”. Nella classifica generale Piacenza si piazza al 37° posto insieme ad Arezzo. Solo otto librerie ogni 100mila abitanti piazzano Piacenza al 51° posto, il numero di spettacoli per 100mila abitanti è 8,9 (21a posizione), inferiore alla media l’indice di creatività (39a), 28a posizione nella ristorazione per numeri di bar e ristoranti, basso invece il numero di presenza di turisti per abitante (73a), buono l’indice di sportività con un valore di 698,98 (Parma, prima in classifica, ha 1000).
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